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Annullate le elezioni all’Università di Siena: il pensiero delle associazioni studentesche

A causa di gravi segnalazioni il Rettore Roberto Di Pietra ha preso questa drastica decisione: ci sarà la ripetizione.

Annullate le elezioni all’Università di Siena: il pensiero delle associazioni studentesche
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23 Dicembre 2024 - 16.31


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di Frati Francesco

Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.

Sembravano delle normali votazioni quelle che stavano avvenendo nei giorni 26 e 27 Novembre per la didattica ed il senato accademico, ma di ordinario c’era ben poco vedendo ciò che è accaduto successivamente all’apertura dei seggi telematici.

“I comportamenti denunciati sono descritti nelle segnalazioni come altamente lesivi del diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero e come tali più che idonei a inquinare i risultati della procedura elettorale”, si legge nel comunicato ufficiale. “Ritenuto che la gravità dei fatti avvenuti sia lesiva dei principi democratici di libertà e segretezza che devono regolare l’espressione di voto, è stato decretato l’annullamento delle elezioni”, conclude l’ateneo senese. Una decisione che naturalmente ha portato ad innumerevoli polemiche, con alcune associazioni che hanno esposto tutte le loro perplessità in merito alla scelta adottata dal rettore Roberto Di Pietra, altre invece che si sono schierate dalla parte dell’Università, bollando Il provvedimento come l’unico percorribile.

“Non siamo nemmeno stati informati dal rettore, ma dagli studenti a seguito del blocco del sistema, ed oltretutto non c’è stato fornito il numero preciso di segnalazioni ”, lamenta Cravos. “Da parte nostra è sembrata una mossa per difendere l’istituzione piuttosto che la comunità studentesca, perché altrimenti sarebbe bastato allungare il processo elettivo per altre 24 ore, permettendo a chiunque di cambiare il voto o di annullare la scheda nel caso di persone obbligate a scegliere contro la loro volontà”. Criticando quindi la situazione che si è creata ed avendo anche da ridire sulla data in cui saranno ripetute, “Indire nuove elezioni a 15 giorni di distanza significa che se effettivamente ci sono state delle persone che hanno usato metodi coercitivi, saranno comunque eleggibili. L’università ha perso ancora una volta l’occasione per difendere gli studenti”, polemizza l’associazione studentesca.

Di parere completamente diverso è invece il gruppo apolitico Pyxis, che difende con fermezza l’operato di UniSi, “Innanzitutto se c’è un crimine va assolutamente indagato, e cosa ancora più importante è che il rettore è anche il rappresentante legale del complesso universitario e come tale ha seguito la scaletta decisionale che doveva rispettare; non poteva, doveva! Quando un’autorità è a conoscenza di un possibile reato, per legge lo deve riportare”, chiosa il portavoce del gruppo, che concede anche una riflessione per quanto riguarda la mentalità odierna di questi gruppi, che si concentrano più su ideali politici invece di pensare a problematiche del plesso universitario. “Oggi stare in questi gruppi politicizzati significa avere un paraocchi ed agire secondo gli ordini che ti vengono dati. Dunque se c’è uno studente che non la pensa come te, non lo aiuti perché magari appartiene ad un’altra associazione. Noi vogliamo aiutare tutti, indipendentemente da opinioni e posizioni politiche, infatti nasciamo due anni fa da studenti che negli altri gruppi non accettavano gli ordini di scuderia. Andando avanti come fanno loro, si perde il focus dal punto di vista studentesco perché si vanno ad analizzare aspetti ancora più vasti legati al mondo della politica degli adulti”, conclude lo studente.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il gruppo studentesco Link. “Troviamo giusto l’annullamento delle elezioni, sono anni che denunciamo una serie di problematiche a danno del benessere della comunità studentesca e dei valori di libertà e democrazia.” Anche loro però, sulla scia di Cravos, sono perplessi riguardo alla ripetizione cosi ravvicinata. “Ripetere le elezioni a soli 15 giorni di distanza, senza effettuare un reale cambiamento e senza la possibilità di aprire un dialogo con l’Università, di fatto non cambia di una virgola la situazione, neanche per quanto riguarda le modalità di voto.” 

Le elezioni saranno ripetute i giorni 11,12 e 13 Dicembre, e quello che tutti ci auguriamo è che indipendentemente da chi vinca, è che certi comportamenti non trovino più spazio tra le mura dell’Ateneo.

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