Un volume di studi rivoluzionario svelerà il ruolo cruciale degli animali nella storia del Mediterraneo antico, aprendo nuove prospettive sulle dinamiche sociali, economiche e culturali dell’epoca. Il 10 aprile alle ore 11.00, l’Università per Stranieri di Siena ospiterà la presentazione della raccolta di saggi “Circolazioni animali e zoogeografie nel Mediterraneo antico (X sec. a.C. – I sec. d.C.)”.
Si tratta di un’opera che promette di ridefinire la nostra comprensione del mondo antico. Curata da C. Chandezon, B. D’Andrea e A. Gardeisen per la prestigiosa collana dell’École française de Rome, la raccolta esplora il ruolo fondamentale degli animali nelle dinamiche storiche del Mediterraneo, sfidando la tradizionale visione antropocentrica.
La storia, secondo gli autori, non è una semplice narrazione di vicende umane, ma un complesso intreccio di interazioni tra diverse specie che condividono l’ecosfera. Animali e umani hanno plasmato insieme il paesaggio, influenzando reciprocamente le loro traiettorie. La zooarcheologia, la zooantropologia e l’ecostoria emergono come discipline chiave per comprendere questo intreccio, offrendo una visione più completa e profonda del passato.
Il volume esplora come la circolazione degli animali abbia influenzato le società antiche, dall’introduzione di nuove specie all’addomesticamento, dall’allevamento al commercio. Gli animali non erano semplici risorse, ma attori attivi nella storia, con un impatto significativo sull’economia, sulla cultura e sull’ambiente.
La presentazione vedrà un vivace dibattito tra i curatori e gli esperti Pietro Li Causi, Jacopo Tabolli e Angela Trentacoste, che discuteranno i temi emergenti della zooarcheologia, della zooantropologia e dell’ecostoria. Esempi concreti illustreranno come l’inclusione degli animali nello studio della storia possa arricchire la nostra comprensione del passato.