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Passi in avanti per la ricerca contro i tumori

L'ambizioso progetto ERC Synergy per una nuova terapia basata sulle SMAP

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21 Febbraio 2025 - 14.03


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All’interno del Progetto ERC Synergy è stato sviluppato lo studio su una nuova terapia per l’eliminazione di particelle tumorali da corpo umano. Il progetto, guidato dalla professoressa Cosima Baldari, docente del dipartimento di scienze della vita, ha visto la collaborazione di studiosi di livello internazionale come il professor Michael Dustin dell’Università di Oxford, il professor Salvatore Valitutti dell’Università di Tolosa e il professore Jens Retting dell’Università di Saarland.

Come si legge nel comunicato: “Il nostro sistema immunitario ci fornisce un’arma letale contro i tumori: i linfociti T citotossici (CTL). Questi riconoscono le cellule tumorali in maniera altamente selettiva e le uccidono rilasciando vescicole che contengono una batteria di molecole tossiche. Purtroppo, con il tempo, le cellule tumorali mettono in atto meccanismi che sopprimono la funzione dei CTL, proteggendosi in tal modo dall’uccisione da questi mediata. Lo sviluppo di nuove terapie contro il cancro richiede quindi da una parte una comprensione esaustiva dei meccanismi di soppressione di CTL al fine di neutralizzarli, dall’altra strategie terapeutiche innovative che non siano suscettibili a tali meccanismi di soppressione.”

Il proposito della ricerca è quello di identificare un nuovo meccanismo per l’eliminazione delle cellule tumorali mediato dai CTL e basato sul rilascio di nanoparticelle contenenti molecole tossiche, chiamate SMAP, in grado di eliminare le cellule con le quali vengono a contatto. La professoressa Cosima Baldari afferma infatti che: “Lo scopo del progetto è di caratterizzare le SMAP in modo da poterle ingegnerizzare per renderle specifiche per il tumore di interesse. Questo richiede la conoscenza approfondita delle molecole che formano le SMAP in modo da poterle modificare perché possano riconoscere le cellule tumorali. Il punto di forza di questa strategia è che le SMAP possono essere prodotte in laboratorio e, a differenza dei CTL, non possono essere soppresse dalle cellule tumorali”

A dare il via a questo importante lavoro è stata una ricerca svolta grazie alla collaborazione delle menti del team della professoressa Baldari e di altri gruppi appartenenti al progetto ERC Sinergy, pubblicata sull’autorevole rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences USA. A proposito di ciò la dottoressa Baldari aggiunge: “Utilizzando un approccio multidisciplinare, il team ha dimostrato che due molecole che fanno parte delle SMAP, le trombospondine (TSP) 1 e 4, sono essenziali per la funzione citotossica delle SMAP e cooperano tra di loro in questo processo. Lo studio ha quindi identificato due molecole che, una volta modificate tramite ingegneria genetica, potrebbero indirizzare le SMAP specificamente alle cellule tumorali. Il team di Siena sta già utilizzando le conoscenze emerse da questo lavoro per realizzare l’ingegnerizzazione delle SMAP”.

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