Il Biotecnopolo di Siena si prepara a riacquistare un ruolo di primo piano. Infatti, la Fondazione situata nella Città del Palio guiderà la rete europea anti-pandemie che vede la collaborazione anche altri paesi coinvolti, tra cui Francia, Belgio e Germania. Questo progetto conferma il Biotecnopolo come un centro scientifico di eccellenza a livello internazionale, riunendo quattro nazioni per affrontare insieme la prevenzione e la gestione dei rischi pandemici globali, con Siena che si afferma come punto di riferimento per l’Italia.
Il progetto, promosso dall’Errin (European Regions Research ad Innovation Network), prevede per il Biotecnopolo ruoli che vanno dalla sorveglianza delle malattie infettive alla ricerca e lo sviluppo di un futuro vaccino contro una prossima ‘malattia X’, dando finalmente una connotazione al famoso “hub anti-pandemico” che era nato sotto l’allora governo Draghi oltre due anni fa con l’obiettivo di rispondere in tempi stretti alle emergenze pandemiche.
Riavvolgendo il nastro, durante la pandemia del Covid-19, a guidare un progetto da ben 330 mln di euro fu scelto lo scienziato Rino Rappuoli, il padre di tanti vaccini (dal quello contro il meningocco a quello contro la meningite).
Tuttavia, gli ultimi due anni sono stati in salita, visto che mancava lo statuto – poi arrivato in estate – e anche la parte manageriale (definita con l’arrivo sei mesi fa dall’Aifa di Gianluca Polifrone come direttore generale e già componente del consiglio nominato dal ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti). Ora la macchina operativa e manageriale sta lavorando concretamente e si iniziano a vedere i primi risultati concreti, grazie ai progetti di ricerca per il 2025.
Tra questi, il fiore all’occhiello è rappresentato dal finanziamento, 2,8 mln di dollari, arrivato dall’Nih-Niaid americano per lo sviluppo di vaccini contro alcune famiglie di virus “sorvegliate” speciali dall’Oms, come rubulavirus e peribunyav, ma anche il bando a cascata dell’Università di Siena (1,2 mln di euro) per l’implementazone della piattaforma per lo sviluppo di anticorpi monoclonali nella sfida all’antimicrobico resistenza.
Inoltre, c’è il progetto dell’Hera (33 mln) per l’European Vaccine Hub per prepararsi e rispondere alle emergenze pandemiche promosso da Hera (l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie).
La Fondazione Biotecnopolo di Siena vede come membri fondatori il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute (che vigila direttamente sul Cnap, il Centro nazionale anti-pandemico) con risorse dedicate del Pnc, quale diramazione della Fondazione e, infine, il Ministero del Made in Italy, di cui è prossima la nomina del quinto componente del Cda.
La Fondazione Biotecnopolo, insieme a dei partner scientifici di prestigio come la Sclavo Vaccines Association, l’Università degli Studi di Siena e VisMederi, rappresenta un attore fondamentale per il progresso scientifico e tecnologico del settore.
Il finanziamento europeo di 33 milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa “European Vaccines Hub for Pandemic“ consolida il ruolo dell’Italia nel settore delle biotecnologie e nella ricerca sui vaccini.
Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute, parlando all’Adnkronos Salute ha affermato: “Questo finanziamento riconosce il valore del progetto e rappresenta un chiaro sostegno all’innovazione scientifica”.
E ha proseguito il capo del Dipartimento: “Il Biotecnopolo di Siena è destinato a diventare un centro di importanza mondiale per la prevenzione e la gestione delle pandemie, rafforzando il supporto che il ministero della Salute ha costantemente dato – aggiunge Campitiello – Il ministero della Salute segue da vicino tutte le attività del Biotecnopolo con un approccio proattivo, orientato a prevenire e gestire tempestivamente le nuove emergenze sanitarie. Questo modello assicura una maggiore efficacia nella protezione della salute pubblica e nella gestione dei rischi globali”.
Insomma, questa è una straordinaria notizia per Siena e tutta la regione Toscana, che grazie a questo investimento sul Biotecnopolo si rilancia in un settore così importante come quello della Salute, con l’obiettivo di tutelare il benessere di tutti i cittadini, nessuno escluso.