Il 19 novembre, alle ore 15, l’Aula Magna Storica del Palazzo del Rettorato dell’Università di Siena (Banchi di Sotto 55) ospiterà l’incontro Le parole della discriminazione, organizzato nell’ambito del programma cittadino Mai più sola, una serie di eventi promossi dal Comune di Siena in collaborazione con il tavolo comunale per le politiche di parità in vista del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Il convegno riunirà esperti provenienti da diverse discipline per discutere temi cruciali come razzismo, sessismo, omofobia, abilismo e “childismo”, con l’obiettivo di indagare le cause di queste forme di discriminazione e individuare soluzioni più efficaci per contrastarle. L’approccio sarà interdisciplinare, includendo contributi di giuristi, storici, pedagogisti, linguisti ed economisti, e privilegiando una lettura attraverso il concetto di intersezionalità, per comprendere come queste discriminazioni si sovrappongano e si rafforzino vicendevolmente.
L’incontro nasce in seguito al lancio di una nuova collana editoriale, che sarà presentata per l’ occasione, frutto della collaborazione tra i Comitati Unici di Garanzia (CUG) delle Università di Siena e di Firenze e dedicata alle “Politiche e strategie per l’uguaglianza di genere e l’inclusione”.
Nel 2023 erano già usciti i primi due volumi della collana: il primo dal titolo “I molti volti della violenza di genere: discipline a confronto” e il secondo “Quanti generi di diversità. Promuovere nuovi linguaggi, rappresentazioni e saperi per educare alle differenze e prevenire omofobia e transfobia”.
L’evento avrà inizio con gli interventi di Alessandra Viviani, Delegata del Rettore per le politiche di inclusione ed equità, e di Irene Biemmi, membro del Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Firenze e docente di Pedagogia di genere. A seguire, prenderanno la parola i relatori: Vera Gheno e Emiliano Macinai, dell’Università di Firenze, Daniele Ferrari, dell’Università Piemonte Orientale, Fabio Berti, dell’Università di Siena e Andrea Bilotti, dell’Università Roma Tre.