Di Azzurra Arlotto e Giuseppe Rizza
Il World Anthropology Day 2023 giunge ormai alla quinta edizione e gli Atenei che aderiscono a questa iniziativa sono diversi: IULM con il Dipartimento di Studi Umanistici, l’Università di Milano Statale con il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni, l’Università di Torino con i Dipartimenti di Culture, Politica e Società e di Filosofia e Scienze dell’Educazione e la NABA, Nuova Accademia di Belle Arti con il Dipartimento di Arti Visive.
Dal16 al 18 febbraio si porterà l’antropologia in città, mostrandone le applicazioni pratiche e le intersezioni con altre professioni e discipline per celebrare e far conoscere questa scienza. È un’iniziativa promossa dall’American Anthropological Association e lanciata a Milano a partire dal 2019 dal corso di Laurea Magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche e dal Dottorato in Antropologia Culturale e Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in collaborazione con numerosi partner pubblici e privati.
Il team di antropologhe e antropologi che lavorano e collaborano con l’Università di Milano Bicocca alla realizzazione degli eventi dichiarano: “Organizziamo il World Anthropology Day a Milano e altre iniziative che rendano visibile il ruolo pubblico dell’antropologia. Crediamo che l’antropologia possa contribuire a migliorare la vita delle persone, aiutarci a comprendere il mondo in cui viviamo e favorire la risoluzione dei problemi della quotidianità e delle sfide globali che ci attendono”.
Sono tanti gli eventi in programma pensati per l’occasione: la mattina di giovedì 16 febbraio si darà il via alle celebrazioni con un grande convegno di apertura, dal titolo “Gli abitanti non umani della città”, che si terrà presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Partendo dal tema dell’edizione 2023 “Milano fuori di sé”, il convegno che apre la tre giorni dell’evento è un invito a uscire da un’idea di città ripiegata su sé stessa, come un regno esclusivo degli umani che espelle tutte le altre forme di vita all’esterno. Nuove forme di convivenza sono non solo possibili ma anche necessarie, cosa che richiede un diverso modo di intendere le nostre relazioni con il mondo, una città more than human che non si imponga ma corrisponda ai bisogni di tutti.
Seguirà poi tra gli altri eventi un laboratorio di archeologia pubblica nel Parco delle Basiliche. Il laboratorio propone passeggiate reali e immaginate fra i resti della Milano che fu. I partecipanti saranno guidati da un archeologo, un arteterapista e un’antropologa, i quali saranno chiamati a raccontare la propria Milano con schizzi su carta e improvvisazioni audio o video durante un itinerario che si snoda fra i Navigli e il Parco delle Basiliche. Le testimonianze raccolte daranno vita a un caleidoscopio con cui tutti potranno osservare l’inedita immagine di una Milano “fuori di sé”.
Per il secondo giorno è prevista una mostra che renderà visibili i risultati del workshop “Sensory Emotional Assessment of spaces”. Un gruppo di studenti della Laurea Magistrale in Interior and Spatial Design, guidati dalla Prof. Valerie Mace (UAL London) e dal gruppo di ricerca LABIRINT (dipartimento di Design, Politecnico di Milano) collaboreranno con gli ospiti e lo staff di GRACE Figino, centro diurno per la cura della demenza, per indagare la correlazione tra la stimolazione sensoriale e le risposte emotive e sviluppare un sistema di classificazione in grado di aiutare i progettisti e lo staff a coltivare esperienze sensoriali-emotive positive per gli ospiti del centro diurno.
EUMM (Missione di monitoraggio dell’Unione europea) e Bookforest (progetto che nasce per portare nella zona di Niguarda/Parco Nord Milano eventi culturali, laboratori creativi ed editoria a tema naturalistico per grandi e piccini) propongono invece una passeggiata al Parco Nord Milano per ripensare alla natura come un insieme di connessioni che vanno oltre le specie e al paesaggio come un’intricata serie di relazioni in cui interagiscono attori sociali umani e non umani. Il percorso, che parte da Cascina Centro Parco e Casa del Parco per proseguire con una visita ai Bunker antiaerei della Breda aeronautica, prevede una narrazione a più livelli, tra processi di riforestazione urbana, narrazione della Guerra e dei meccanismi dell’oblio, e la connessione tra Milano e il territorio fuori di sé.