di Azzurra Arlotto e Giuseppe Rizza
Sabato 8 ottobre alle ore 17:00, presso la Sala delle Capriate del Complesso Monumentale dello Steri dell’Università degli Studi di Palermo, si è tenuto l’evento inaugurale del Festival delle Filosofie 2022, dedicato quest’anno al tema della giustizia. L’incontro, dal titolo È possibile una teoria della Giustizia?, ha visto la partecipazione di Sebastiano Maffettone (Università LUISS-Roma), Antonino Palumbo (Università di Palermo) e Serena Marcenò (Università di Palermo).
Il Festival delle Filosofie, giunto al quinto anno di vita, si protrarrà fino a lunedì 31 ottobre e consentirà fruttuosi e civili dibattiti tra gli ospiti ed i partecipanti. La giustizia è un concetto complesso e sfumato che si presta ad essere utilizzato in differenti modalità e spesso in aspro conflitto tra loro. Di giustizia infatti non possiamo fare a meno, le nostre azioni vorrebbero sempre essere giuste. Si tratta di uno dei grandi temi in cui la filosofia incontra da vicino il nostro modo di stare assieme, la socialità umana.
L’obiettivo di fondo è indagare quale spazio possa avere la filosofia in un dibattito pubblico sempre più polarizzato, dove la logica della spettacolarizzazione ha preso il sopravvento su qualunque riflessione appena strutturata. La filosofia, nella pluralità delle sue articolazioni e soprattutto in dialogo con altre competenze, ha senza dubbio molto da dire e rimane un approccio ineludibile per cercare di capire ciò che accade attorno a noi, per non rimanere in balia di personaggi televisivi ed influencer.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Lympha e patrocinata dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione siciliana e dal Comune di Palermo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo. Sono previsti eventi sparsi su tutto il territorio palermitano, ogni luogo scelto per gli appuntamenti è collegato alla tematica trattata durante l’incontro.
L’Associazione Lympha, senza fini di lucro, nasce per unire talenti e passioni culturali di uomini e donne con storie personali differenti che hanno deciso di mettere a valore i loro saperi e le loro esperienze, le loro relazioni umane e professionali, per fonderli e coniare una nuova moneta da «dissipare» in cultura e arte, per sfuggire ai conformismi, per esercitare il pensiero critico e per coltivare la bellezza nelle sue varie forme.
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