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Venezia giorno 8: il film con la voce di Hind Rajab e quello sulla Divina Duse

A una settimana dall'inizio arrivano oggi le due pellicole che potrebbero forse davvero contendersi il Leone d'Oro.

Venezia giorno 8: il film con la voce di Hind Rajab e quello sulla Divina Duse
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3 Settembre 2025 - 18.56


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di Caterina Abate

In un’edizione della Mostra segnata da polemiche e manifestazioni a sostegno del popolo palestinese, arriva oggi in gara The Voice of Hind Rajab di Kaouter Ben Hania, un film che trasporta lo spettatore direttamente dentro il genocidio palestinese. La conferenza stampa si è aperta con la dichiarazione dell’attrice Saja Kilani, la quale ci ha tenuto a dire quanto l’opera abbia salde radici nella realtà. Anche l’attore Motaz Mahless, cresciuto a Gaza, ha dichiarato che quello nel film sia stato il proprio quotidiano, e che essere sopravvissuto lo renda un privilegiato.

La regista, con tutto il cast e la produzione, hanno raccontato di aver sentito il dovere morale di mettere in scena questa storia purtroppo nota, per tramandare la voce di Hind Rajab, il suo grido d’aiuto che è la voce di ogni bambino di Gaza, al momento inascoltata. Il film ha anche il sostegno di importanti nomi di Hollywood: tra i produttori esecutivi ci sono Joaquin Phoenix, Alfonso Cuaron, Oscar Jonathan Glazer, Brad Pitt, con l’obiettivo di amplificarne il messaggio.

La vicenda è stata ricostruita dalla regista e dal cast grazie alla testimonianza della madre di Hind e dei volontari della Mezzaluna Araba, rimasti per ore al telefono con la bambina. L’intento, ha detto la regista, era essere il più fedeli possibili e restituire concretezza alla vicenda, oltre che dare volto e voce a coloro i quali vengono spesso definiti dai media “vittime collaterali”. Se il dialogo degli attori con Hind è recitato, non lo sono invece i sentimenti portati in scena, assolutamente autentici, hanno riferito i componenti del cast durante la conferenza stampa.

L’altro film oggi in gara per ‘Venezia 82’ è Duse, di Pietro Marcello, terzo film italiano in concorso. Ad interpretare la Divina è Valeria Bruni Tedeschi, scelta senza alcun casting: per il regista era l’unica in grado di incarnarne lo spirito, capace di affrontare l’imprevisto e di portare in scena verità e umanità, proprio come la grande attrice. Il film diviene un prodotto dialogico tra lui e Valeria Bruni Tedeschi che, oltre che attrice, è anche una regista e sceneggiatrice. Per interpretare la Duse, Valeria Bruni Tedeschi ha affermato di essere entrata in dialogo spirituale con la sua insegnate di recitazione e con la Divina stessa, che ha immaginato anche come un’amica, conosciuta su un treno. Non è mancato anche nel corso di questa conferenza stampa il riferimento al periodo storico che viviamo: per Marcello è importante compiere azioni di disobbedienza civile, ha dichiarato citando l’esempio dei camalli genovesi, mentre Bruni Tedeschi ha proseguito dicendo che l’arte può essere strumento di pace, grazie alla sua capacità di catarsi anche dagli orrori del mondo.

Questa sera è prevista anche la premiazione del regista Julian Schnabel, premio Cartier Glory to the Filmmaker. Sarà presentato fuori concorso il suo ultimo film In the Hand of Dante, e prima della proiezione gli sarà assegnato il premio. Alberto Barbera ha motivato tale conferimento, con la capacità di Schnabel di realizzare in ogni suo film un mondo a sé, ed ancora “[…]non è una coincidenza che la maggior parte di essi siano ritratti di artisti e rappresentazioni appassionate del processo artistico. […] Il suo ultimo film, In the Hand of Dante, presentato fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia è il suo progetto più ambizioso”. Tratto dal romanzo di Nick Toschens, il film è la storia tra antico e contemporaneo del ritrovamento di un presunto manoscritto autografo della Divina Commedia di Dante, girato tra l’Italia e New York. Sulla data di uscita di In the hand of Dante, non ci sono ancora certezza. In conferenza stampa, alla domanda di un giornalista, Schnabel ha sottolineato come non sia mai lecito il contestare degli artisti, in riferimento alle polemiche riguardo gli attori presenti nel suo film Gal Gadot e Gerard Buttler, e che piuttosto quella fosse la sede per parlare del film.

Sul canale YouTube della Biennale è possibile recuperare anche in differita la masterclass di Kim Novak.

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