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Lucio Corsi presta la voce a un alieno: "Con Toy Story è nato il mio amore per la Pixar"

Il cantautore toscano debutta come doppiatore nel film Pixar Elio. L’artista racconta il suo legame con la Pixar, nato con Toy Story, e la gioia di esplorare nuove forme espressive.

Lucio Corsi presta la voce a un alieno: "Con Toy Story è nato il mio amore per la Pixar"
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29 Maggio 2025 - 16.00


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L’universo Pixar, con la sua carica immaginifica e musicale, accompagna Lucio Corsi fin dall’infanzia. Un amore che affonda le radici in Toy Story e che oggi si traduce in una nuova esperienza artistica: il debutto come doppiatore nel film Elio, l’adventure comedy animata diretta da Madeline Sharafian, Domee Shi (Red) e Adrian Molina (Coco), in arrivo nelle sale italiane il 18 giugno con Disney.

Chi aveva colto la scritta “Andy” con la ‘n’ rovesciata sulla suola dello stivale di Corsi – omaggio al legame tra Woody e il suo piccolo proprietario nel primo Toy Story – mostrata tanto sul palco di Sanremo quanto durante la finale dell’Eurovision, aveva già intuito qualcosa: per il cantautore, quello con la Pixar è un legame profondo. “Mi sono sempre rivisto in Sid, il bambino che smontava e reinventava i giocattoli”, ha spiegato Corsi in collegamento video durante lo showcase Disney Italia a Milano. “Anche io amo inventare mondi, nella musica come nel cinema”.

Nel film, accanto alle voci italiane di Alessandra Mastronardi, Adriano Giannini e Neri Marcorè, Corsi interpreta l’ambasciatore Tegmen, leader logico e razionale del pianeta omonimo: “Un piccolo cameo vocale – racconta – ma ricco di stimoli. È affascinante lavorare sulla musicalità della lingua italiana, cercando il tono giusto. È un’esperienza diversa dal mio campo, ma che sento sorprendentemente vicina”.

Elio racconta la storia di un ragazzino di undici anni con la testa fra le stelle e un’ossessione per gli alieni. Quando viene teletrasportato nel Comuniverso – un’organizzazione intergalattica che riunisce delegati di pianeti lontani – viene per errore identificato come il leader della Terra. Toccherà a lui stringere nuovi legami con le forme di vita extraterrestri e affrontare una crisi cosmica.

Elio vive un desiderio che si realizza – spiega Domee Shi nelle note di produzione – e reagisce all’incontro con gli alieni con euforia, non con paura. Il film è una celebrazione della meraviglia e dell’immaginazione”. Un’idea che trova pieno riscontro anche nelle parole di Corsi: “Amo queste storie perché mi permettono di vivere un’altra realtà. È lo stesso spirito con cui scrivo canzoni”.

Come scrive Francesca Pierleoni per ANSA è un ritratto vivido, che restituisce l’entusiasmo con cui il cantautore toscano si avvicina a un mondo fatto di voci, immagini e sogni.

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