Attrice, fotografa e attivista politica, Tina Modotti fu una donna libera e anticonformista, il cui nome, ancora oggi, non è conosciuto quanto meriterebbe, soprattutto in Italia. A raccontarla sono 60 fotografie e numerosi materiali d’archivio che ricostruiscono il suo percorso tra arte e militanza, tra Stati Uniti, Messico ed Europa.
Nata a Udine nel 1896, emigrò giovanissima negli Stati Uniti, dove iniziò la carriera di attrice prima di avvicinarsi alla fotografia grazie all’incontro con Edward Weston, suo compagno e mentore. Con lui si trasferì in Messico, terra che segnò profondamente la sua vita e la sua arte.
Immersa in una realtà sociale complessa e vibrante, Tina Modotti sviluppò uno stile fotografico unico, utilizzando l’obiettivo come strumento di denuncia e partecipazione. In quegli anni entrò in contatto con personaggi come Diego Rivera, Frida Kahlo e David Alfaro Siqueiros, e aderì al Partito Comunista.
Tra i soggetti più emblematici delle sue opere ci sono le Tehuane, donne indigene ritratte a Tehuantepec durante un viaggio nel 1929. I loro volti fieri, i costumi tradizionali, i gesti quotidiani colti con sensibilità e rispetto, sono oggi considerati simboli di un realismo carico di umanità e consapevolezza politica.
Curata dall’associazione Storia e Memoria Aps di Albano Laziale, con la collaborazione della Segreteria di Cultura del governo del Messico e della Fototeca dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) di Pachuca Hidalgo, la mostra documenta il periodo tra il 1923 e il 1930, includendo anche le immagini realizzate durante l’esilio a Berlino, seguito all’espulsione dal Messico per motivi politici.
Un’ampia sezione è dedicata agli ultimi anni di Modotti, impegnata come dirigente delle Brigate Internazionali del Soccorso Rosso e militante comunista. Morì a Città del Messico nel 1942, a soli 45 anni, ufficialmente per un infarto, in circostanze mai del tutto chiarite.
“Tina Modotti è una figura attualissima – ha spiegato Ada Scalchi, coordinatrice del progetto espositivo – non solo una fotografa di straordinario talento, ma una vera rivoluzionaria per il suo tempo. Con questa mostra vogliamo farla conoscere soprattutto al pubblico del Centro e Sud Italia, dove è meno nota rispetto al Nord”.
Accanto alle fotografie, il percorso espositivo include anche una selezione di libri e materiali frutto di un’accurata ricerca bibliografica, per restituire il ritratto completo di una donna che ha attraversato due mondi lasciando un segno profondo nella storia del Novecento.