In un contesto come quello del Magazzino Italian Art, il museo e centro di ricerca dedicato all’arte italiana contemporanea e del dopoguerra, situato a Cold Spring nello stato di New York, fino al 23 giugno sarà possibile visitare la retrospettiva dedicata a Lucio Pozzi, in occasione dei 60 anni di carriera per i 90 anagrafici dell’artista.
Lucio Pozzi qui e dentro/here è l’esposizione costituita da una selezione di oltre 30 opere, della produzione di Pozzi, la cui arte si muove tra il Minimalismo astratto americano e l’Arte povera. I visitatori potranno ammirare le sculture metalliche Elbow ed Elbow too del 1963, Quartet del 1984 (che nasce quando Pozzi si era già trasferito a New York, e nello specifico nella Mid-Hudson Valley), fino alle opere più recenti, le tele The Open Gates of Spring (Persephone)” e Visitation del 2023.

Lucio Pozzi, THE OPEN GATES OF SPRING (PERSEPHONE), 2023. Acrilico su tela, 335,80 x 304,8 x 6,70 cm
A curare la mostra è il critico David Ebony insieme a Paola Mura, direttrice artistica di Magazzino e con la supervisione dello stesso artista che dice della sua arte: “Qualsiasi combinazione di idee, materiali e processi può produrre arte, tutto dipende da come viene realizzata. Mi preme produrre un pensiero e un’emozione intensi nei termini unici di ogni singola opera che realizzo. Detesto predeterminare l’originalità, la novità, la coerenza e lo stile. Emergono a mia insaputa. Mi aspetto che gli spettatori non si chiedano cosa volessi dire, ma che ricreino l’opera mentre la osservano”.
Fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, Magazzino Italian Art è l’unico museo di New York ad essere interamente dedicato all’arte italiana, conserva in forma permanente una collezione di Arte Povera (Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Giovanni Anselmo, Marisa Merz, Jannis Kounellis), ed organizza periodicamente mostre temporanee.
Contemporaneamente a Lucio Pozzi è in mostra, ma fino al 28 luglio Maria Lai. A Journey to America, una retrospettiva sul periodo americano, tra Canada e Stati Uniti che l’artista sarda fece nel 1968. Le retrospettive su questi due artisti del dopoguerra italiano messi in dialogo sono un’occasione per riflettere sulle singole e diverse produzioni artistiche.
“Presentare Lucio Pozzi: qui dentro/in here insieme con la mostra Maria Lai. A journey to America nel più ampio contesto della collezione degli artisti dell’Arte Povera offre la rara opportunità per approfondire la conversazione su entrambi gli artisti. Questo dialogo arricchisce la nostra comprensione dell’arte italiana dal dopoguerra a oggi, invitando il pubblico a esplorare l’interazione tra le loro opere e ad apprezzare le qualità distintive che li definiscono”, queste le parole della direttrice Paola Mura.