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La conferenza stampa della terza serata: caso Fedez e polemiche sul voto

Tra le tematiche affrontate, le polemiche sul voto della sala stampa ed il caso Fedez

La conferenza stampa della terza serata: caso Fedez e polemiche sul voto
Conferenza stampa terza giornata
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13 Febbraio 2025 - 14.07


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di Ludovico Conti

La terza serata del Festival di Sanremo 2025 si apre con la finale delle Nuove Proposte, seguita dalle esibizioni del secondo gruppo di Big in gara. Sul palco dell’Ariston, tra gli ospiti, Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa, pronte a portare il loro contributo alla kermesse.

Katia Follesa: «Giocherò con l’autoironia»

L’attrice e comica Katia Follesa ha condiviso le sue emozioni prima della serata:

«Essere qui è un traguardo che sento di essermi meritata. Ho una consapevolezza matura della mia carriera e della mia età, quindi non ho particolari aspettative per il futuro. Spero solo di continuare a fare quello che amo tra teatro e TV. Questa sera? Non posso svelare troppo, ma di sicuro punterò sull’autoironia, è nella mia natura».

Caso Fedez, Conti: «Non può essere una discriminante ed io non sono un giudice»

Durante la conferenza stampa si è tornati a parlare della situazione di Fedez, indagato per un pestaggio avvenuto a Milano. La Rai, tramite il direttore Ciannamea, ha ribadito il principio della presunzione di innocenza:

«Sì, è indagato, ma non è stato condannato. Questo è il nostro principio cardine».

Anche Carlo Conti ha chiarito la posizione del Festival:

«Non può essere una discriminante per l’eliminazione dalla gara. Anche Emis Killa aveva la possibilità di restare, ma ha scelto di ritirarsi. Fedez deciderà autonomamente cosa fare».

Lamborghini: «In gara una canzone che mi avevano proposto»

Elettra Lamborghini ha rivelato un curioso retroscena:

«C’è una canzone in gara che inizialmente avevano proposto a me. Ho scelto di non accettare perché non la sentivo adatta a me, ma il risultato finale è davvero ottimo».

Sempre sul tema musicale, ha espresso il suo pensiero riguardo agli insulti sessisti ai concerti:

«Oltre a fermare lo spettacolo e prendere provvedimenti, non si può fare molto. Per quanto riguarda Tony Effe e i testi controversi, credo che vietare certe espressioni significherebbe dover bandire anche videogiochi violenti e film d’azione. Dipende tutto dall’educazione che si riceve a casa».

Polemiche sul voto della sala stampa

Un altro tema caldo è stato il meccanismo di voto. Un’inchiesta di Fanpage ha sollevato dubbi su un presunto caso scommesse legato a Rocco Hunt, alimentando polemiche sulla distribuzione del peso tra sala stampa e televoto.

Carlo Conti ha risposto con fermezza:

«Come può il 66% della sala stampa e delle radio contare meno del 34% del televoto? In finale, anche voi giornalisti potreste assegnare tutti i voti a un solo artista, ma questo non significa che ci sia un accordo».

Infine, ha voluto chiarire il suo atteggiamento nei confronti della stampa:

«Se sono stato frainteso, mi scuso. Non era mia intenzione fare battutine, credo di essere stato sempre trasparente. Il vostro lavoro ha un peso importante, ed è per questo che la sala stampa conta per il 66%. Vi auguro buon lavoro e buona votazione».

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