“Donne nella storia dei media”, un saggio per rimarcare il contributo femminile nella comunicazione | Culture
Top

“Donne nella storia dei media”, un saggio per rimarcare il contributo femminile nella comunicazione

Il volume, edito da Franco Angeli e a firma di Anna Lucia Natale e Paola Panarese, celebra il contributo femminile nel campo dei mezzi di comunicazione di massa, rivelando un panorama di creatività e competenza troppo a lungo trascurato.

“Donne nella storia dei media”, un saggio per rimarcare il contributo femminile nella comunicazione
Preroll

redazione Modifica articolo

12 Gennaio 2025 - 18.16


ATF

Il libro di cui non sapevamo di avere bisogno. La storia dei media ha finora parlato una lingua prevalentemente maschile. Eppure, le donne hanno giocato un ruolo cruciale sia davanti che dietro le quinte della radio, della televisione e, più recentemente, dei media digitali. A ricordarlo, e a colmare il vuoto nei resoconti ufficiali, è il nuovo saggio dal titolo Donne nella storia dei media. Autrici, artiste, influencer, edito da Franco Angeli e scritto da Anna Lucia Natale e Paola Panarese, che ricostruisce i profili di donne nei media, di ieri e di oggi, dando risalto alla figura femminile che nel corso della storia è stata quasi sempre “dimenticata” appannaggio degli uomini.

Nel 2024 ricorrevano due anniversari simbolici per i media in Italia, il centesimo anniversario della Radio e il settantesimo della Tv, e questo volume li celebra valorizzando alcune delle tante protagoniste che hanno contribuito a fare la storia dei ‘vecchi’ mezzi di comunicazione. E senza perdere di vista i media digitali.

Realizzato dall’Unità di ricerca GeMMa (Gender and Media Matters), del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale di Sapienza Università di Roma, il libro si inserisce in quel filone internazionale dei ‘gender and media studies’ che, rilevando la marginalizzazione delle donne nelle storie ufficiali del broadcasting, mira a evidenziarne il contributo creativo all’evoluzione dei linguaggi comunicativi e dell’industria mediale.

In questa prospettiva, inedita nella ricerca italiana del settore, i testi raccolti nel saggio riguardano autrici televisive e radiofoniche come Laura Toscano, Lidia Motta o Serena Dandini, performer come Raffaella Carrà, comiche come Luciana Littizzetto e Lella Costa, conduttrici di programmi ‘”crime” come Donatella Raffai. E, con uno sguardo ai social media e alle nuove forme di agency femminili, activist e virtual influencer, ne emerge un quadro variegato di donne competenti e creative che, spaziando dalla fiction televisiva alle narrazioni radiofoniche e all’attivismo online, dall’intrattenimento all’impegno sociale, hanno aperto nuove strade nel racconto del femminile.

Le autrici Natale e Panarese, hanno spiegato che “il libro è una storia dei media attenta non soltanto agli aspetti istituzionali e tecnologici dei media, ma anche che studi i media in rapporto a “broader economic” social and cultural phenomena”.

E aggiungono ancora :” Una storia che di per sé sottintende e richiede l’apporto di discipline diverse, chiamando in causa metodi, suggestioni e interessi degli studi sui media, della storia dei media e quella delle donne, degli studi di genere o sull’industria mediale”.

Questo saggio è sicuramente da mettere nella lista delle cose da leggere, perché permette di avere un prospettiva più ampia sul ruolo che le donne hanno avuto nel mondo dei media, spesso anche più determinante di quello di colleghi uomini ma mai esplicitato da nessuno prima d’ora.

Native

Articoli correlati