“Ho scritto tanta poesia torturata negli ultimi due anni e volevo condividerla con voi. E ora questa storia non è più mia… è tutta vostra””, ha detto su Instagram Taylor, la cui influenza mediatica è tale che, dopo aver fatto crescere il Pil, potrebbe cambiare l’esito delle presidenziali americane.
Ad accompagnare “The Tortured Poets Department” (che vede collaborazioni con Post Malone nel singolo “Fortnight” e Florence Welch di Florence + The Machine in “Florida!”) è una poesia di Stevie Nicks: “Era innamorato di lei/o almeno lei pensava cosi'” che dà il tono al tour de force dell’album prodotto da Jack Antonoff e Aaron Dessner la cui uscita è stata preceduta da un canale radio satellitare, dal ritorno su TikTok e da una vera e propria biblioteca pop-up a Los Angeles. Tanti gli indizi per ricostruire stati d’animo alla Emily Dickinson o alla Sylvia Plath (poetesse torturate) di cui fanno le spese l’attore Joe Alwyn, con cui Swift si è lasciata un anno fa dopo sei anni di vita a Londra, infatti London occupa il quinto track riservato ai brani più personali, ma soprattutto Matt Healy, oggetto di una fiammata per un paio di mesi del 2023 e ora paragonato a “un golden retreaver tatuato” e al “più piccolo uomo del mondo”.
Sarebbe anche Kim Kardashian, sempre secondo gli Swiftologi, a far le spese di ben due canzoni – una intitolata “thanK you aIMee” – in cui Taylor pareggia i conti con l’influencer e l’ex marito Kanye West per una diatriba vecchia di anni.
Taylor Swift ha descritto oggi il doppio album come “un’antologia di nuovi lavori che riflettono, eventi, episodi e sentimenti di un effimero e fatalistico momento nel tempo – un momento sensazionale e al tempo stesso doloroso. Questo periodo nella vita dell’artista è finito, il capitolo è chiuso. Non c’è nulla da vendicare, nessun conto da saldare una volta che le ferite sono rimarginate”. Il brano “The Alchemy”, denso di riferimenti al football, è il primo di una nuova era. Appare Travis Kelce, il tight end dei Chiefs vincitore al Super Bowl con cui la popstar ha da qualche mese una relazione: “Dov’è la coppa? Corre verso di me”.