di Ludovico Conti
La presenza del cantante napoletano ha sollevato un dibattito soprattutto sui social media fin dall’inizio, portando all’interrogativo se il problema sia il genere rap in sé. Tuttavia, non è la prima volta che un brano rap viene presentato a Sanremo negli ultimi anni.
La serata di ieri del Festival di Sanremo è stata caratterizzata dai duetti, in cui Geolier ha cantato con Luché, Gué e Gigi d’Alessio. Tuttavia, la reazione del pubblico dell’Ariston, manifestata attraverso i fischi, ha evidenziato una divisione di opinioni. In risposta alle critiche, Geolier ha cercato di smorzare le polemiche definendo i fischi come un parere legittimo. Tuttavia, durante l’apertura della serata successiva, la classifica provvisoria ha visto Geolier al primo posto, scatenando nuovamente una sonora protesta da parte del pubblico, al punto che Amadeus è intervenuto per chiedere rispetto per tutti gli artisti in gara.
Perché Geolier è così contestato? Il problema è che il testo della sua canzone sia in dialetto napoletano?
Fiorello, intervistato dal Corriere, ha confermato l’esistenza di un pregiudizio territoriale nel mondo dello spettacolo. Nel frattempo, sui social media è circolata un’infografica sugli ascolti di Geolier su Spotify, dimostrando che la sua musica non è rivolta esclusivamente al pubblico campano, ma ha un seguito significativo anche in città come Milano e Torino.
Questa situazione comunque sembra riflettere una dicotomia tra il pubblico dell’Ariston, critico nei confronti di Geolier, e quello che potremmo definire il “paese reale”, il quale magari non può permettersi di assistere al Festival di Sanremo di persona, ma apprezza comunque l’artista.