Termina ufficialmente l’opera di ripulita della Biblioteca Leopardiana, custodita nel palazzo di Recanati dove è nato e cresciuto il poeta.
Qui Leopardi passò la giovinezza, studiando in un luogo di eccezionale unicità, dovuta al suo patrimonio che conta ben ventimila opere antiche, e tante storie che ci raccontano l’epoca in cui il poeta e il padre (il Conte Monaldo) hanno vissuto.
Un intervento realizzato dal soprintendente Benedetto Luigi Compagnoni, dal RUP (Responsabile Unico di Progetto) Rosangela Guerra e, in particolare, dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica (SAB) delle Marche, che ha provveduto a catalogare e a curare l’inventario di 1500 opere.
Il finanziamento decisivo per l’intervento innovativo è arrivato però dalla Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore del ministero della Cultura.
I volumi oggetto di catalogazione informatizzata sono ricercabili sul Catalogo On-Line Opac (On-Line Public Access Catalogue), alla pagina web “Biblio Marche Sud. Catalogo unificato delle Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata” (https://bibliomarchesud.it/opac/.do).