”Buzzati, Venezia e la Pop-Art” è il titolo della mostra che si terrà al Centro Candiani di Mestre (Venezia), che vuole esplorare il rapporto affascinante che il celebre scrittore, artista, critico e giornalista -veneziano per adozione – ebbe con la città di Venezia ed il movimento artistico diffusosi tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, conosciuto soprattutto per l’uso particolare dei colori ed il legame con la cultura di massa.
Lo scopo è quello di mostrare come Buzzati, all’interno della sua opera, sia stato influenzato dal Movimento e quanto a sua volta abbia influito sul contesto artistico-letterario del momento.
Sapientemente curato da Marco Perale, l’evento sarà organizzato dal Centro Culturale Candiani in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Venezia, l’Associazione Dino Buzzati e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Oltre 40 sono le opere d’arte che verranno esposte, alcune delle quali mai rese pubbliche in precedenza, permettendo di scoprire il lato più strettamente pittorico e grafico di uno degli autori più acclamati del XX secolo.
Lo scrittore, infatti, si definì “un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista”, rovesciando l’idea che la gente si è ormai fatta di lui. Dopo aver manifestato una precoce attenzione nei confronti del mondo dell’arte, infatti, scrittura e pittura si fondono nella sua produzione, dando vita a quelle che vengono chiamate Storie Dipinte, ad evidenziarne appunto l’aspetto narrativo.
Colpito dall’audacia dei modi e delle tecniche della Pop Art di importazione americana, che aveva avuto modo di osservare presso uno degli allestimenti della Biennale, sentì anche la spinta a partire verso New York. Conobbe così, ed intervistò la gran parte dei maggiori rappresentanti della corrente artistica, annotando tutte le sue impressioni perché “dipingere e scrivere sono in fondo la stessa cosa”, l’obbiettivo è lo stesso: “che dipinga o che scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie”. I suoi testi, per temi e modi di rappresentazione, risultano spesso particolari, mentre le tele, alludendo al mondo dei fumetti, vengono divise in riquadri che descrivono una realtà quotidiana sospesa ed incognita, disciolta nel surreale.
Metafisiche, surrealiste e riconducibili alla Pop Art. Sono queste le influenze che investono la penna ed il pennello di Buzzati, portandolo alla creazione di quei soggetti suggestivi e romantico-malinconici che sono tipici della sua arte, ricca e variegata.
Sebbene la fama artistica sia arrivata tardi, l’attenzione prestata alla cura ed all’allestimento della mostra Buzzati, Venezia e la Pop Art rappresentano un’occasione di riscatto e arricchimento culturale, corredati da tutta una serie di eventi collaterali – conferenze, incontri con gli esperti, spettacoli legati o ispirati a Buzzati e alla Pop-Art. Insomma, un’opportunità unica per approfondire la comprensione dell’opera di Dino Buzzati e del suo contesto artistico.