Si apre con l’esposizione fotografica curata da Aldo Grasso, Callas100, il palinsesto di eventi organizzati a Milano in occasione del centenario come omaggio alla Diva per eccellenza, coinvolgendo fra gli altri anche il Comune, la Scala e il Piccolo Teatro, e che sarà presentato all’Istituto Italiano di Cultura a Parigi la prossima settimana.
La prima fotografia, datata 1 dicembre 1954, ritrae Maria Callas seduta nella platea del teatro alla Scala mentre parla con tre leggendari direttori d’orchestra: Arturo Toscanini, Victor de Sabata e Antonino Votto durante una pausa delle prove della Vestale, opera in cui trionferà il 7 dicembre. L’ultima foto, del 7 dicembre 1970, cattura l’inaugurazione della stagione: questa volta Maria è spettatrice, seduta nel palco del sovrintendente.
Nello spazio tra queste due immagini si svela la parabola della carriera e della vita di Maria Callas, narrata nella mostra ‘Maria Callas. Ritratti dall’archivio Publifoto Intesa Sanpaolo’, visibile fino al 18 febbraio 2024.
Sono 91 le immagini della Callas selezionate da un archivio di 1500 disponibili in Publifoto, agenzia fotografica fondata nel 1936, ora acquisita da Intesa Sanpaolo. Le foto spaziano da pose per servizi nei rotocalchi dell’epoca, come quelle nella sua casa milanese di via Buonarroti o mentre prova abiti nell’atelier Biki, a immagini rubate, come quella che rese pubblica la sua relazione con Onassis. Queste immagini, un tempo di cronaca, narrano ora un mito, quello di una donna che ha trionfato contro ogni pronostico.
“È stato difficilissimo scegliere le immagini”, ha spiegato Grasso. “Le foto erano tutte belle e significative, ma abbiamo usato il criterio di selezionare foto che fossero ‘vive’, che si prestano a riletture.”
“Non dobbiamo pensare a Callas come regina, staccata dal mondo”, ha aggiunto il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, definendo la mostra “qualcosa di speciale”.