L’atmosfera incantata del Teatro Ariston di Sanremo si è fusa con le note incisive di Vinicio Capossela durante la chiusura della 46ª edizione del Premio Tenco. La Targa Tenco, conferita al cantautore per il suo ultimo lavoro ‘Tredici canzoni urgenti‘, ha svelato un album che, nelle parole di Capossela stesso, abbraccia le esperienze comuni, rivelando un’anima profondamente intrecciata con la trama della vita di tutti.
L’emozionante esibizione con Margherita Vicario, su ‘La cattiva educazione‘, ha ulteriormente sottolineato l’abilità di Capossela nel creare connessioni musicali e narrative che risuonano nell’animo di chi lo ascolta. Il legame duraturo tra l’artista e il Premio Tenco è suggellato da una serie di riconoscimenti nel corso degli anni, con questa quinta vittoria che testimonia la sua costante e profonda presenza nel panorama musicale. Un percorso iniziato con l’esordio straordinario di ‘All’una e trentacinque circa‘ (1990), seguito da un successo ininterrotto che ha premiato opere come ‘Canzoni a manovella‘ (2000), ‘Ovunque proteggi‘ (2006), ‘Marinai, profeti e balene‘ (2012) e ‘Ballate per uomini e bestie‘ (2019).
La lunga carriera di Capossela, fatta di empatia e di una profonda riflessione sulle sfumature umane, rimane un faro ispiratore nella complessa trama della cultura musicale contemporanea, continuando a tessere legami indelebili tra le note e il cuore di chi lo ascolta.