È un omaggio a Dante quello che Ravenna gli dedicherà per celebrare il 702esimo annuale della morte. Domenica 10, in particolare, la città ricorderà il Sommo Poeta con un programma che ripercorrerà i passi che, in occasione del recente 700esimo anniversario della morte, sono stati percorsi per inaugurare la fiamma della moria dantesca, tenuta sempre accesa. È proprio Ravenna, infatti, la città che ha ospitato Dante nei suoi ultimi anni di vita.
L’evento di quest’anno sarà preceduto dall’ultimo appuntamento delle Letture Classensi 2023 che, originariamente previsto per il 20 maggio, è stato poi annullato a causa dell’alluvione che ha colpito la Regione. Il 9 settembre verrà presentato il volume n. 51 delle Letture, curato da Stefano Carrai, che prende il titolo di “Dante e l’eredità dei classici” oltre alla visita presso la mostra “Il Dante di Wolfango”.
L’evento proseguirà domenica 10 con una prolusione tenuta dallo scrittore Paolo Nori dal titolo “I sandali di Dante”, con a seguire la lettura del Canto II dell’Inferno presso la tomba del Poeta a cura di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe. Precederà i versi una lirica sulla recente alluvione scritta da Nevio Spadoni mentre Isabella Ragonese leggerà il V canto dell’Inferno presso la Piazza San Francesco.
A presieder la “Messa di Dante” nella Basilica di San Francesco ci sarà il vescovo emerito di Verona Giuseppe Zenti, mentre all’interno della sua tomba avrà luogo la Cerimonia dell’Olio. A conclusione della giornata il sindaco di Ravenna Michele de Pascale sarà il protagonista della “Lettura perpetua”, recitando il XXII canto del Paradiso. Numerose le iniziative a corredo, come laboratori e visite guidate.
