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"La versione di Anita": il docu-film di Luca Criscenti che racconta Anita Garibaldi

È una riscrittura inedita e appassionata della vita di Anita Garibaldi. Flaminia Cuzzoli, che interpreta il ruolo di Anita, l'ha definita come "un'eroina ancora prima di conoscere Garibaldi". Dal 1 giugno, il film è disponibile in tutte le sale.

"La versione di Anita": il docu-film di Luca Criscenti che racconta Anita Garibaldi
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5 Giugno 2023 - 17.29


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È arrivato il primo giugno sui grandi schermi La versione di Anita, il docu-film di Luca Criscenti, coproduzione italo-brasiliana. Un elogio a Ana Maria de Jesus Ribeiro, meglio conosciuta come Anita (o Annita) Garibaldi, “un’eroina ancora prima di conoscere Garibaldi”, così la definisce Flaminia Cuzzoli, che nel documentario incarna la donna rivoluzionaria e ribelle brasiliana.

Insieme al marito e compagno di lotta Garibaldi (nel documentario interpretato da Lorenzo Lavia) ha segnato la storia con combattimenti per la libertà dei popoli italiano e brasiliano. Anita era una donna del 2023, una donna moderna, coraggiosa, indipendente e un animo ribelle. Il docu-film (di cui vi è anche una versione più breve per il piccolo schermo, andata in onda sulla Rai) ripercorre e intreccia passato e presente elogiando la straordinarietà di Anita Garibaldi e superando lo stereotipo che la ritrae come moglie fedele e madre di quattro figli. Un elogio alla sua personalità è stato espresso in modo preciso e carismatico anche nel 2017 dalla storica Silvia Cavicchioli nel suo libro Anita. Storia e mito

Flaminia Cuzzoli nel docu-film interpreta la rivoluzionaria brasiliana ed è al contempo narratrice, racconta la vita di Anita, nata a Laguna in Brasile nel 1821 e morta a Mandriole di Ravenna nel 1849, a soli 28 anni. Si tratta di una narrazione originale e coinvolgente di Anita, donna libera e indipendente. Per poterla interpretare “l’approccio immediato è stato quello alla sua umanità. Credo abbia vissuto la sua vita senza rendersi conto di quanto le sue azioni fossero moderne, coraggiose e anticonvenzionali. Ha seguito la sua inclinazione naturale. Non ha rinunciato a niente di quello che la vita le ha messo davanti”, spiega Cuzzoli.

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