Nella giornata di ieri il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha inaugurato, a Napoli, presso il Museo Diocesano, la prima monografica su Artemisia Gentileschi, realizzata con il sostegno della Regione Campania ed aperta al pubblico in data odierna. Sarà visitabile fino al 3 luglio.
La mostra, intitolata Artemisia Gentileschi tra Roma, Firenze e Napoli, racchiude sedici opere della pittrice conosciuta come «la donna forte», quasi tutte mai esposte nella città partenopea, con prestiti importanti dalla Galleria degli Uffizi, da Palazzo Pitti, dal Museo di Capodimonte di Napoli e da altri diversi collezionisti privati.
Nel complesso, il percorso espositivo ricostruisce le varie fasi della sua vita, provando a collegare l’attività napoletana alla formazione e alle tappe fiorentine e romane della carriera dell’artista. Centrale risulta il suo rapporto con l’opera del padre Orazio o con la lezione di Caravaggio.
Molto soddisfatto il curatore Pierluigi Leone de Castris, che ha esaltato il genio artistico della pittrice, dichiarando: «Al di là della narrazione che se ne fa, spesso concentrata sul primo processo per stupro, Artemisia ebbe grandissimo talento, fu anche un’abile imprenditrice di se stessa e della sua bottega».