Riprendendo la cronaca delle esibizioni di questa serata finale arrivo a Giorgia che riprende il tour de force dell’esecuzione e si presenta scaramanticamente con un santino di Amadeus: Fantasanremo o richiesta di interventi divini vista la sua classifica?. La canzone è bella, la sua voce è accurata, ma non ha un refrain tale da sfondare. Subito dopo arrivano i Modà con “Lasciami”. Si capisce dal saluto e dal ringraziamento finale di Checco ad Amadeus: ti ringrazio, come uomo per questa occasione che mi hai dato. Ecco perché è stato più volte detto che “Lasciami” non è una canzone d’ amore, ma una canzone d’addio alla terribile depressione.
Le performance degli artisti in gara sono state, diciamo così, interrotte dall’esibizione dei Depeche Mode. Ma di questo parleremo a parte.
La sensazione che ho avuto ascoltando Ultimo nella sua prima esibizione sul palco è quella che confermo: è una ballata triste di un uomo solo al quale l’amore ha lasciato molti lividi, ma che sono gli stessi lividi che se rispettati possono rigenerare la persona. Triste ma bella.
È un gran guaio quando invece di fare l’amore si fa l’odio: soluzione poetica per un amore andato a gambe all’aria. Lazza la canta con destrezza e rende così omaggio ai due autori che l’hanno scritta, Davide Petrella e Dardust.
Il già vincitore della serata delle cover, Marco Mengoni, sale sul palco come se si trattasse di un allenamento. Si sente una spanna sopra gli altri e si vede e si sente. Parlare a chi dorme e che non lo vuol sentire è molto difficile, ma lui ce la fa e ce lo fa capire, ancora bravo.
Dopo la bravura arriva la provocazione. Rosa Chemical non aspettava altro. L’hanno così torturata i social e gli esponenti del centro destra che l’hanno portata a forzare la sua esibizione. Sul palco c’era Fedez e c’è scappato, naturalmente, il bacio galeotto. Apriti social. Una polemica a non finire, un leggero rossore tra i signori e le signore impellicciate della prima fila, ma l’audience che schizza alle stelle.
Ci volevano i Cugini di campagna per portarci indietro nel tempo e riportare la serenità sul palco. Vestiti con giacca e lustrini hanno cantato la loro “Lettera 22”. Un applauso lo meritano per aver retto a queste 5 lunghissime serate. Dopo di loro Madame si emoziona e viene così abbracciata da babbo Amadeus. È brava e anche con questo brano, a parte l’amore infelice, riuscirà a far ballare soprattutto durante l’estate, nelle spiagge.
(a cura di Manuela Ballo)
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