di Marcello Cecconi
Nessuno ha mai pensato che Sanremo fosse solo musica. C’è un po’ di tutto. Artisti, intrattenimento, costume, informazione e politica. Da poco, Amadeus, ha sorprendentemente annunciato: “Ho il piacere che questa sera, per la prima volta nella storia del Festival, sarà presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono grato al Presidente che ha accettato questo invito e ringrazio Giovanni Grasso e Lucio Presta che hanno lavorato a lungo per questo. La sua presenza è segno della vicinanza del capo dello Stato al mondo della Cultura e per celebrare i 75 anni della Costituzione”
Questa edizione verrà quindi aperta dall’inno di Mameli cantato da Gianni Morandi, di fronte ad un Ariston che avrà fra gli spettatori non solo il Presidente, ma anche tutta la dirigenza Rai. Il tutto in vista delle iniziative che celebreranno il 75esimo della Costituzione Italiana; traguardo che sarà valorizzato dall’intervento sul palco di Roberto Benigni, con quindici minuti di monologo il quale con profondità, ma con la leggerezza che gli è consueta, spiegherà alcuni articoli della Carta Costituzionale entrata in vigore il 1 gennaio 1948.
Uno degli articoli che potrebbe essere messo sotto la lente del vincitore dell’Oscar, potrebbe essere proprio l’art. 9, mdoficicato, nel testo, il 21 giugno 2021.
Giovanni Grasso, portavoce del Quirinale, intervenuto durante la conferenza stampa di questa mattina, ha così spiegato la presenza del Presidente: “Quest’anno il Presidente ha già iniziato a partecipare ad alcune iniziative per i 75 anni della Costituzione, come nel Giorno della Memoria. Sembrava giusto, dato che la Costituzione parla di promozione della cultura, rendere omaggio anche alla cultura popolare, e questo è il Festival della cultura popolare”.
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