A Recanati, nella Biblioteca di Casa Leopardi, da oggi domenica 16 ottobre fino al 30 gennaio del 2023, è stata inaugurata la mostra “Io nel pensier mi fingo”, curata da Antonello Tolve, che per la prima volta si apre all’arte contemporanea e fonde i diversi linguaggi del presente.
L’esposizione si colloca all’interno del “ciclo InterValli”, e in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario dell’Infinito, propone un percorso intergenerazionale e internazionale con artisti nati tra gli anni Trenta e Novanta del secolo scorso, tutti legati dal tema del rapporto fra infinito e finito, infinito e indefinito.
Sono infatti ed esposte diverse opere, tra cui la serie dei Sassi segreti del 2007 di Patrizia Molinari, un trittico di H.H. Lim del 2020, la “Sfera laser” del 1985 di Maurizio Mochetti, un’installazione di Adrian Tranquilli, con la maschera di Batman dietro le sbarre. Trovano il loro posto nella raccolta anche le opere opere della boliviana Narda Zapata, della sudafricana Jeanne Gaigher, di Tomaso Binga o dell’americana Melissa Lohman, per citare qualche altro grande nome.
“Un museo è una fucina di idee che non dovrebbe mai spegnersi”, ha spiegato la contessa Olimpia Leopardi, discendente di Giacomo durante l’inaugurazione, come viene riportato su Ansa.
Ha poi infine aggiunto: “Monaldo (il padre di Giacomo Leopardi) era un uomo che lavorava nella sua contemporaneità e quando ha fondato la Biblioteca non ha pensato a una decorativa, ma sterile, collezione di libri, bensì a creare un territorio fecondo per sé, per i suoi figli, gli amici e i concittadini”.