Dagli Uffizi a Miramare: La Madonna delle Rose di Tiziano e le collezioni degli Asburgo tra Vienna e Firenze è il titolo della mostra inaugurata oggi al Museo Storico nel cuore di Trieste, guidata da un percorso espositivo che racconta storie di doni, scambi e peregrinazioni di opere d’arte.
L’opera di Tiziano,”fil roseo” della mostra, rafforza non solo la collaborazione tra i due istituti del Mic, da un lato Le Gallerie degli Uffizi, luogo d’origine, e dall’altro il Museo Miramare, spazio dove resterà esposto fino alla metà di giugno, ma anche la costruzione di un percorso espositivo di valore dal punto di vista storico, simbolico e botanico, come ha spiegato il Direttore del Museo di Miramare Andreina Contessa.
Databile al 1530, il dipinto prende il nome dalle rose che san Giovannino, sotto lo sguardo materno della Vergine, porge al Bambino, che rimandano secondo il Direttore Contessa “a quelle valenze simboliche attribuite da sempre a questo fiore, emblema vegetale legato al culto di Venere e naturale simbolo dell’amore in epoca antica”. Nonché, oggi, fiore simbolo per eccellenza dell’amore.
La storia della “Madonna delle Rose” ha attraversato epoche e luoghi attraverso l’Europa: nel XVII secolo apparteneva all’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Asburgo, che costituì a Bruxelles una delle maggiori raccolte d’arte dell’epoca. Poi, trasferita a Vienna con il resto della collezione, l’opera fu riprodotta nel Theatrum Pictorium (1660), catalogo illustrato delle opere italiane di Leopoldo Guglielmo. Infine nel 1793 giunse agli Uffizi, nell’ambito di uno scambio di opere concordato tra l’imperatore Francesco II d’Asburgo e il fratello Ferdinando III di Toscana.
La mostra, allestita nella ex Sala Progetti del Castello, sarà aperta dal 17 marzo al 19 giugno, tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e compresa nel regolare biglietto d’ingresso.