La Cappella Brancacci della chiesa del Carmine di Firenze, piccolo gioiello fiorentino celebre per gli affreschi di Masaccio e Masolino, resterà aperta al pubblico nonostante i lavori di restauro. Rimasta chiusa da dicembre, solo per poter permettere l’allestimento dei ponteggi necessari per i lavori, riaprirà a febbraio. I turisti potranno ammirare da vicino la scena che ritrae Adamo ed Eva tentati dal serpente.
Come già spiegato nella nota, la Cappella è stata sottoposta ad un primo monitoraggio nel novembre scorso dove erano emerse alcune criticità sull suo stato conservativo oltre l’importanza di arginare possibili fenomeni di deterioramento del ciclo pittorico e un controllo generale sulla stabilità (l’ultimo risale a circa trent’anni fa). I lavori di restauro della cappella, che è di proprietà dei musei civici fiorentini, durerà almeno un anno e fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione e ricerca che coinvolge il Comune, Soprintendenza, Cnr-Ispc di Firenze, Opificio delle pietre dure e la Fondazione statunitense Friends of Florence, in compartecipazione con Jay Pritzker Foundation.
“Poter quasi toccare gli affreschi di solito visti solamente dal basso verso l’alto è davvero emozionante – ha commentato il sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella – e nei prossimi mesi visitatori e turisti potranno approfittare di questa opportunità davvero unica. L’alternativa, ovvero chiudere la Cappella Brancacci per tutto il tempo del restauro, ci pareva un danno davvero grande, soprattutto dopo il prolungato periodo di lockdown per i nostri musei a causa del Covid”.