La cupola del Brunelleschi sul Duomo di Firenze non è solo un capolavoro emblema del pieno Rinascimento: è un’architettura che ha fatto da modello a molte altre cupole tra cui il “cupolone” di San Pietro; è una costruzione che ha fatto scervellare ingegneri, storici dell’architettura, matematici e altri esperti per capire il metodo di costruzione adottato dall’architetto fiorentino, come fece a non far crollare su se stessa la più grande cupola in muratura finora edificata; non ultimo, nel lungo cantiere morì un solo operaio, e pare d’infarto, a differenza dei tanti incidenti sul lavoro che uccidono muratori e lavoratori di oggi.
Ser Filippo Brunelleschi iniziò il cantiere nel 1420 dopo aver vinto un concorso pubblico, la costruzione fu consacrata nel 1436, nel 1446 iniziò la lanterna sulla cupola ma morì per cui fu conclusa dopo la sua morte, nel 1461. Alla cupola fiorentina e alle cupole nel mondo, a Roma a Istanbul all’India, fino all’ oggi con il grattacielo The Shard di Renzo Piano a Londra, Berlino, Sky Arte dedica un documentario in due puntate diretto da Claudio Poli, regista vincitore del Nastro d’Argento 2019 per il film documentario Hitler contro Picasso.
In onda giovedì 14 e giovedì 21 maggio alle 21.15 su Sky Arte (120 e 400 di Sky) e in streaming su Now Tv, come ricorda l’emittente produttrice il documentario con molte riprese aeree e in grafica a 3D racconta la storia della costruzione, una sfida di rara audacia e intelligenza dalla superficie in mattoni “a spina di pesce”, e racconta anche le altre cupole nella storia, il loro significato simbolico,
Per restituire la grande complessità e le immense dimensioni di queste opere, la serie fa largo uso di riprese aeree e di grafica 3D e risale a una fonte primaria d’ispirazione per il progettista, il Pantheon che studiò in un fondamentale soggiorno romano insieme a Donatello.
A corroborare il racconto intervengono grandi esperti della cupola e del Rinascimento fiorentino e di altre cupole: valga lo storico dell’arte Antonio Natali, già direttore degli Uffizi fino al 2015; valga Margaret Haines, studiosa che ha curato per l’Opera di Santa Maria del Fiore (l’ente del Duomo), il monumentale progetto online “Gli anni della cupola” dove si raccolgono e si rendono disponibili a tutti i documenti sul cantiere brunelleschiano, e che ha notato, tra le tante notizie, come i lavori ad altezze per l’epoca vertiginose non abbiano causato vittime.
Il confronto si estende fino all’oriente, alla cupola di Hagia Sofia a Istanbul come alle cupole islamiche dove “le dimensioni cosmologiche e teologiche si traducono in simbologie di grande raffinatezza”, avverte Sky.
Il secondo episodio prosegue il racconto sulla cupola nella modernità, dall’invenzione della “cupola geodetica” di Richard Buckminster Fuller all’Eden Project, in Cornovaglia, che protegge sotto le proprie volte centinaia di specie di piante rare “prefigurando soluzioni per il futuro della biodiversità” per arrivare alla cupola ideata dall’architetto britannico Norman Foster “con il suo progetto per il Reichstag di Berlino della rinascita della Germania unita” dove “la trasparenza di questa cupola contemporanea” costituisce “la risposta democratica alla gigantesca e cupa eredità della dittatura hitleriana”
“Brunelleschi e le grandi cupole del mondo” è prodotta da Sky Arts Production Hub, realizzata da 3D Produzioni, firma come autore Matteo Moneta.