Con lo scatto della bambina honduregna piangente mentre la madre viene trattenuta e bloccata da un agente del servizio della Border Patrol statunitense il fotoreporter John Moore ha vinto il premio per la Foto dell’anno della World Press Photo Foundation. Moore aveva detto che avrebbe voluto sostenere e dare una mano alla piccola. La sua immagine ha contribuito a far luce sulla durezza del blocco degli immigranti al confine meridionale degli Usa e sulla politica di respingimento di Donald Trump.
Ricevendo il premio ha che, da quando “dieci anni fa, ho iniziato a occuparmi con le mie foto di immigrazione e sicurezza delle frontiere”, si è prefisso come obiettivo quello di raccontare un argomento spesso “spesso raccontato solo attraverso le statistiche”. E si è detto fiero che il suo lavoro abbia “un impatto su un pubblico globale” e onorato del premio della fondazione con sede in Olanda.
Moore è special correspondent e senior photographer di Getty Images. Anche due italiani, entrambi dell’agenzia Contrasto, hanno vinto un premio: Marco Gualazzini per la sezione sull’Ambiente, Storie e Lorenzo Tugnoli per General News, Storie.
La tappa italiana del premio di fotogiornalismo più importante al mondo sarà al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 25 aprile al 26 maggio.