Il primo gennaio il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha chiesto pubblicamente alla Germania, suo paese d’origine, di restituire un dipinto trafugato dai nazisti in ritirata durante l’ultima guerra mondiale, il “Vaso di Fiori” del pittore olandese Jan van Huysum (1682-1749). La richiesta ha avuto risonanza mediatica mondiale e il settimanale tedesco Der Spiegel in un reportage ha scoperto chi trafugò il quadro: il caporale Herbert Stock. Il quadro dovrebbe andare alla Galleria Palatina a Palazzo Pitti, sua sede naturale e integrata agli Uffizi da quando è direttore Schmidt. Che nella sala dei Putti ha appeso una foto in bianco e nero del quadro, incorniciata come un vero dipinto, con la scritta “rubato”, “stolen”, “gestolen”.
Gli Uffizi alla Germania: restituite il capolavoro di van Huysum rubato dai nazisti
Il militare, ha riferito in un reportage il periodico, aveva trafugato e poi inviato a casa la natura morta, genere in cui era specializzato l’artista. Il 17 luglio 1944 Herbert Stock spediva una lettera alla moglie Magdalena dicendo tra l’altro: “Ho un bel dipinto, fiori su tela. Lo spedisco. Starebbe bene in una cornice dorata”.
Il quadro arrivò nella sua città, Halle an der Saale, in Sassonia, vicina a Lipsia. Non è dato sapere al momento dove sia il dipinto. La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta. Sono 1653 le opere che l’Italia dovrebbe ancora recuperare secondo il “rapporto Siviero”, il rapporto di Rodolfo Siviero che nel dopoguerra recuperò moltissime opere trafugate e dette la caccia a quelle che non riuscì a ritrovare.
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