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Vaticano: cerchiamo il Caravaggio rubato per don Puglisi contro le mafie

Iniziativa inedita della Santa Sede sulla “Natività” rubata a Palermo nel 1969. Un incontro sul solco del prete ucciso da Cosa Nostra. Con 150 giovani e Rosy Bindi

Vaticano: cerchiamo il Caravaggio rubato per don Puglisi contro le mafie
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12 Ottobre 2018 - 19.06


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Il Vaticano entra nella partita per il Caravaggio rubato a Palermo nel 1969 nel nome di don Puglisi, il prete ucciso dalla criminalità organizzata. Il messaggio è “ribadire l’opposizione alle mafie da parte della Chiesa, secondo l’esempio del Beato Giuseppe Puglisi”, recita il comunicato. Infatti questo lunedì nella “Sala Vasari” del Palazzo della Cancelleria del Vaticano (palazzo extraterritoriale fuori dalle mura vaticane, in zona Flaminio a Roma) il dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede presenta quanto ha raccolto la Commissione parlamentare antimafia sullla “Natività” rubata nell’Oratorio di San Lorenzo, a Palermo 49 anni fa. Di cui peraltro non si sa bene quale sorte abbia subito: tra i pentiti c’è chi ha detto che il capolavoro è andato distrutto, chi che è stato fatto a pezzi, chi che sarebbe integro da qualche parte. Il Vaticano vuole così mettere la “Natività al centro del dibattito internazionale affinché il quadro si possa finalmente ritrovare”.
In una nota stampa il Vaticano informa che l’appuntamento è organizzato un mese dopo il passaggio di Papa Francesco a Palermo per onorare il Beato Giuseppe Puglisi, il sacerdote ucciso da Cosa Nostra nel 1993 a Palermo. Il comunicato inserisce l’appuntamento “nelle attività per la giustizia, contro la corruzione e le mafie, della task force internazionale del dicastero denominata Michelangelo For Justice, che ha avviato i suoi lavori il 15 giugno 2017, in Vaticano, con il Dibattito internazionale sulla corruzione e la pubblicazione dei libri ‘Corrosione – combattere la corruzione nella chiesa e nella società’ e ‘Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura’”. Va ricordato tra l’altro che il furto di opere d’arte e reperti archeologici è uno dei più diffusi al mondo, redditizio e molto praticato dalle mafie.
Altro particolare importante. All’incontro partecipano l’arcivescovo Silvano Tomasi (Dssui), la già presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, lo storico dell’arte Claudio Strinati, il filosofo Vittorio Alberti (Dssui), il Generale di brigata Fabrizio Parrulli, comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. Ma, come pubblico, avranno 150 studenti di Roma e Ostia, nel calendario del Sinodo dei Giovani. L’appuntamento nasce anche per sostenere “le istituzioni che, a livello nazionale e internazionale, sono impegnate nella ricerca del quadro; interpellare i media, le persone di cultura e le formazioni sociali affinché essi stessi di facciano carico di questa responsabilità sociale che riguarda tutti, cattolici e non cattolici; promuovere piani sistematici di sensibilizzazione e educazione alla giustizia, per lo sviluppo umano integrale”.

La “Natività” di Caravaggio è tra le dieci opere più ricercate al mondo. Fu trafugata fra il 17 e 18 ottobre 1969. Non è accertato se furono dei ladri che poi passarono l’opera alla mafia, come più fonti hanno detto, o Cosa Nostra stessa commissionò il furto.

 

 

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