Sarà incentrata sull’uso spazio architettonico come luogo libero gratuito con il proposito di rafforzare il “desiderio di architettura” (intesa come buona architettura) la 16esima Biennale di architettura di Venezia dal titolo “Freespace” e curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara. Ha presentato la mostra, aperta al pubblico dal 26 maggio (con vernissage il 24 e 25) al 25 novembre, ai Giardini e all’Arsenale, il presidente dell’ente di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
La Biennale 2018 avrà 71 i partecipanti, tra Padiglione Centrale ai Giardini e Arsenale, oltre a due sezioni speciali: la prima con 16 presenze con lavori su progetti del passato (“Close Encounter, meetings with remarkable projects”); la seconda, con 13 partecipanti, dal titolo “The Practice of Teaching”, raccoglierà lavori sviluppati nell’ambito dell’insegnamento.
Ai 71 partecipanti saranno affiancati quelli raccolti in due sezioni speciali: la prima, nel numero di 16 partecipanti, si intitola e presenterà lavori che nascono da una riflessione su progetti noti del passato; la seconda, nel numero di 13 partecipanti,
Saranno invece 65 le partecipazioni nazionali, tra cui sette Paesi presenti per la prima volta, come la Santa Sede, con un proprio padiglione a San Giorgio. Il padiglione Italia, promosso dal Mibact, a cura di Mario Cucinella, è intitolato “Arcipelago Italia”.
Il sito della Biennale di architettura 2018