Gillo Dorfles, il pioniere che ha allargato i confini del gusto | Culture
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Gillo Dorfles, il pioniere che ha allargato i confini del gusto

Teorico dell'arte, pittore, autore di libri belli e importanti, è morto a 107 anni. Ha studiato anche il design, l'architettura e cos'è il kitsch. Era laureato in psichiatria

Gillo Dorfles, il pioniere che ha allargato i confini del gusto
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2 Marzo 2018 - 13.12


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A 107 anni se n’è andata una personalità eccezionale: Gillo Dorfles. Critico d’arte, teorico, lui stesso pittore, è stato tra i primi in Italia, anzi nel mondo, a studiare non solo la pittura ma anche il design e l’arte applicata alla vita quotidiana. E ha studiato e inquadrato quanto rientra nella categoria del kitsch e del gusto. Un pioniere. E una persona gentilissima oltre che indifferente alle convenzioni.

Dorfles è morto a casa a Milano. Era nato a Trieste nel 1910 il 12 aprile. Prima di tuffarsi nell’arte si era laureato in medicina con una specializzazione in psichiatria. Insegnò Estetica nelle università di Milano, Cagliari e Trieste.
Tra i suoi tanti saggi, figurano “Il divenire delle arti” (1959), “Ultime tendenze dell’arte d’oggi” (1961), “Il kitch” (1968), “Le oscillazioni dal gusto” (1970), “Il divenire della critica” (1976), “Elogio della disarmonia” (1976), “Il feticcio quotidiano” (1988), “Conformisti” (1997). Ha seguito in modo profondo le Avanguardie artistiche del ‘900. Ha scritto su artisti diversi come Hyeronimus Bosch e l’italiano del suo tempo pittore e poeta Toti Scialoja. Ha conosciuto da vicino poeti e letterati come Montale, Pavese, Quasimodo, l’architetto Renzo Piano, ma l’elenco sarebbe sterminato.
Come pittore, che ha sempre continuato in parallelo al lavoro di docente e saggista, nel 1948 è stato tra i fondatori del Mac (Movimento Arte Concreta), che fu un caposaldo dell’astrattismo in un periodo in cui il dibattito fra arte astratta e figurativa era fortissimo e aveva forti connotazioni politiche.

Ha conosciuto e frequentato gran parte del mondo culturale dell’intero dopoguerra.
Nel gennaio 2017 aveva inaugurato alla Triennale di Milano la mostra “Vitriol, Disegni di Gillo Dorfles, 2016”, sul suo pensiero artistico.
Come pittore ha avuto una importante antologica curata da Achille Bonito Oliva al museo Macro di Roma tra il 2015 e il 2016.

Dorfles ha preparato fino all’ultimo giorno possibile il libro “La mia America” che viene pubblicato postumo il 5 aprile da Skira, a cura di Luigi Sansone.
Il volume raccoglie articoli e altri scritti inediti sulla società statunitense, la pittura, l’architettura, il design e l’estetica di quel vasto paese che iniziò a frequentare fin dal primo dopoguerra, tra i primi europei a comprenderne potenzialità, contraddizioni e innovazioni.

 

 

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