Il “Salvator Mundi” attribuito a Leonardo (con dibattito aperto) è stato venduto a New York per la cifra record di 450,3 milioni di dollari con l’etichetta di essere l’ultimo Leonardo in mani private. Non è esattamente così. Esiste almeno un altro dipinto, e forse un secondo, dell’artista – scienziato da Vinci conservato in collezioni private: si tratta di due versioni della “Madonna dei fusi”. La paternità leonardesca in un caso è molto discussa. Il fatto è noto e la “dimenticanza” sarebbe stata un’astuta mossa di marketing.
Lo scrive Bloomberg.com e l’autrice dell’articolo, Katya Kazakina, cita una fonte autorevole, un esperto riconosciuto delle opere di Leonardo. Martin Kemp. E ciascuno dei due dipinti, di piccole dimensioni, potrebbero valere almeno 200 milioni di dollari. Entrambi raffigurano la Madonna con Bambino con un fuso. Kemp, professore emerito di storia dell’arte all’università di Oxford, Gran Bretagna, afferma di conoscere i proprietari delle due opere.
Il quadro più dibattuto è alle National Galleries of Scotland dal 2009 in prestito dal duca di Buccleuch, della famiglia che possiede l’opera da due secoli e mezzo, dal 1767. L’altro quadro, la Madonna Lansdowne (la famiglia inglese che ne era in possesso nel ‘700 e nell’800) fu venduto l’ultima volta nel 1999 a New York. Il proprietario mantiene la riservatezza.
“Analisi tecniche hanno dimostrato che Leonardo lavorò contemporaneamente ai due dipinti”, ha dichiarato Kemp a Bloomberg.com. Il museo scozzese, di Edinburgo, attribuisce il quadro all’artista toscano ma riconosce che gli esperti discutono su quanto abbia eseguito Leonardo di propria mano e quanto abbia ideato: il paesaggio sullo sfondo probabilmente è di un altro artista.
