Al Magazzino Italian Art di NY arriva Piero Manzoni

Concepite nel 1961 ma mai realizzate, la Stanza Fosforescente e la Stanza Pelosa dell’artista italiano protagonista dell’avanguardia potranno ora essere visitate da settembre

Al Magazzino Italian Art di NY arriva Piero Manzoni
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20 Agosto 2025 - 17.02


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Da domenica 8 settembre fino al 23 marzo 2026 sarà possibile visitare due nuove stanze del museo Magazzino Italian Art di New York che celebrano l’artista italiano Piero Manzoni scomparso nel 1963. Pietro Manzoni: Total Space il titolo, a cura del direttore della Didattica e del Centro di Ricerca di Magazzino Nicola Lucchi, consiste in due ambienti, la Stanza Pelosa e la Stanza Fosforescente, già concepiti dall’artista nel 1961.

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Le Stanze sono l’approdo a cui Manzoni giunse quando nel 1957, alla ricerca di nuove espressioni del suo linguaggio artistico, comincia a sperimentare con gli “Achrome”, opere realizzate sulla tela con il gesso il cui colore, o meglio non-colore bianco, rappresentava una superficie incolore. Lo sperimentalismo di queste opere iniziali venne ulteriormente ampliato dalla costruzione di spazi “neutri” realizzati con materiali come il cotone idrofilo, il polistirolo, le fibre sintetiche e la pelliccia. 

Così nasce l’idea della Stanza Pelosa e della Stanza Fosforescente, due stanze ricoperte rispettivamente di pelliccia bianca e vernice fosforescente, rimaste sulla carta vista la scomparsa dell’artista nel 1963, ma commissionate all’architetto newyorkese Stephanie Goto e realizzate nel 2019 nella mostra Piero Manzoni: Materials of His Time di Hauser & Wirth Los Angeles. Nello stesso anno furono esposte nella mostra Piero Manzoni: Lines, Materials of His Time presso Hauser & Wirth New York e ora affidate al Magazzino.

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“Siamo grati alla Fondazione Manzoni e a Hauser & Wirth per aver affidato questo importante dono a Magazzino – commentano i fondatori del museo Giorgio Spanu e Nancy Olnicke – dove ora potranno essere ammirati insieme alla vasta collezione di Arte Povera del museo. Con questo dono si riconosce a Magazzino di essere un punto di riferimento negli Stati Uniti per la conoscenza, la conservazione, lo studio e la divulgazione dell’arte italiana del dopoguerra”.

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