Contraccezione su TikTok: tra viralità e disinformazione

Uno studio rivela che oltre la metà dei video più visti rifiuta i metodi contraccettivi scientifici. Pochi esperti, tanti influencer, mentre cresce la sfiducia nei medici e il rischio di scelte pericolose tra i giovani.

Contraccezione su TikTok: tra viralità e disinformazione
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18 Agosto 2025 - 17.26


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Su TikTok il sesso e la contraccezione sono temi molto discussi, ma non sempre da chi ha le competenze per farlo. Un recente studio ha analizzato 100 video sul tema, le clip avevano ottenuto totalmente quasi 5 miliardi di visualizzazioni e 14,6 milioni di ‘Mi piace’. Il risultato emerso è preoccupante: il 53% dei creatori rifiuta apertamente la contraccezione ormonale e il 34% mostra sfiducia verso gli operatori sanitari.

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Tra i contenuti si trovano suggerimenti fantasiosi per evitare gravidanze indesiderate, come l’uso di semi di papaya, olio di cocco o di neem presentati come metodi naturali per bloccare gli spermatozoi. Altri parlano di metodi scientificamente validi, ma spesso in modo incompleto. Tra gli argomenti più discussi emergono la consapevolezza della fertilità e il controllo del ciclo mestruale (38%), seguiti dalla pillola anticoncezionale (35%).

Solo il 10% dei video proveniva da professionisti della salute. Il resto influencer, utenti generici e “educatori del benessere” autoproclamati, che raccontano le proprie esperienze e convinzioni. “Molti promuovono metodi naturali senza spiegarne l’inefficacia se usati da soli”, spiega Caroline de Moel-Mandel, della Scuola di Psicologia e Salute Pubblica di La Trobe University, ricercatrice principale dello studio pubblicato sulla rivista “Perspectives on Sexual and Reproductive Health”. “Questo può tradursi in scelte rischiose e gravidanze indesiderate, aggravate da una sfiducia crescente nei confronti degli operatori sanitari”.

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Paradossalmente, secondo Megan Bugden, coautrice e docente di sanità pubblica della La Trobe, i contenuti realizzati da esperti ottenevano in media più apprezzamenti e follower. Tuttavia, l’algoritmo della piattaforma continua a privilegiare gli influencer, amplificando i messaggi meno affidabili. “I social stanno rimodellando il rapporto tra pazienti e operatori sanitari. Incoraggiamo gli esperti a ricostruire la fiducia attraverso un processo decisionale condiviso sulle opzioni contraccettive”, sottolinea Bugden.

Anche le organizzazioni per la salute pubblica e per le donne devono scendere in campo per contrastare la disinformazione. Collaborare con i creator per promuovere messaggi corretti può essere una strategia per raggiungere il pubblico più giovane. Perché, conclude Bugden, “i giovani meritano di prendere decisioni consapevoli, indipendentemente dal background o dalle risorse”.

TikTok, spesso accompagnato da hashtag come #birthcontrol, #contraception, #thepill, #naturalbirthcontrol e #cycletracking, sta diventando una fonte sempre più utilizzata dai giovani adulti per informarsi sulla contraccezione. Ma gran parte dei contenuti è inaffidabile e di scarsa qualità, il che mette sotto pressione i giovani affinché distinguano la realtà dalla finzione.

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