Dopo quasi vent’anni dal terzo e ultimo film, tra numerosi ripensamenti e trattative, Warner Bros ha deciso di correre il rischio e di tornare al cinema con il quarto capitolo di una delle saghe cinematografica di fantascienza più famose al mondo, creata dalle geniali menti di Lana e Lily Wachowski (ai tempi conosciuti come Larry e Andy, i fratelli Wachowski).
Il titolo è “Matrix Resurrections” e sarà disponibile in tutte le sale a partire dal 1 gennaio, questa volta però è la sola Lana a dirigere il nuovo film con protagonisti sempre Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, che tornano a indossare gli abiti di Neo e Trinity, personaggi ormai leggendari accompagnati da un cast quasi totalmente rinnovato. Manca infatti Laurence Fishburne, iconico Morpheus, ora interpretato dal più giovane Yahya Abdul-Mateen II. Tra le new entry anche Jessica Henwick nei panni dell’hacker Bugs, il Bianconiglio alla ricerca dell’eletto, mentre Jonathan Groff è Smith, lo scaltro socio in affari di Anderson, e Neil Patrick Harris è l’Analista, il terapista di Thomas Anderson/Neo. Torna a vestire i panni di Niobe Jada Pinkett Smith, agguerrita Generale che ora si occupa del benessere del suo popolo nonostante la diffidenza verso Neo.
In un’intervista a Entertainment Weekly, Reeves ha spiegato cosa lo abbia spinto a far parte di questo nuovo capitolo del franchise: “Quando Lana Wachowski mi ha contattato, mi ha spiegato di avere in mente una storia incentrata sui personaggi di Neo e Trinity. Mi è sembrato davvero eccitante. In pratica a Neo viene fornita una seconda opportunità nella vita. Qualcosa che accade anche all’unica persona che abbia mai davvero amato. La profondità alla base del motivo per il quale questa pellicola è stata realizzata è proprio il suo essere una storia d’amore”.
Ci si chiede ora se “Matrix Resurrections” sarà in grado di replicare il successo dei primi tre capitoli, ormai veri e propri cult-movie.
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