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Gabriella Greison, fisica nucleare, scrittrice e performer teatrale, parlerà del rapporto tra Donne e Scienza in “La Teoria di Tutte”. Alla sua prima conduzione televisiva, l’appuntamento è previsto per stasera lunedì 18 ottobre alle 21:10 su laF (Sky135, on Demand su Sky e Sky Go e in streaming su Now). In ciascuna delle 8 puntate, la Greison esplorerà un’area scientifica diversa, dalla fisica alla biologia, dalla medicina alla chimica, partendo dalla storia di una grande scienziata del passato. In un viaggio da nord al sud dell’Italia, infatti, saranno raccontate e intrecciate le storie delle grandi pioniere della scienza mondiale del passato, da Margherita Hack a Eunice Newton Foot, da Laura Bassi a Rachel Carson, con le loro attuali eredi del presente che stanno, valorizzando il nostro Paese con le loro scoperte, lavorando per prestigiosi istituti nazionali e internazionali.
Tra le protagoniste la climatologa Angela Marinoni, che lotta contro l’inquinamento atmosferico per il CNR di Bologna; la fisica Eminia Bressi in prima fila nelle nuove frontiere dell’oncologia presso il CNAO di Pavia; Lucia Gardossi, chimica presso l’Università di Trieste, impegnata nello sviluppo delle energie rinnovabili e nell’economia circolare attraverso l’uso di nuovi materiali sostenibili per il Gruppo di Coordinamento Nazionale Italiano per la Bioeconomia della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Maria Felicia De Laurentis, professoressa di Astronomia e Astrofisica all’Università Federico II e ricercatrice dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), grazie alla sua partecipazione ad una rivoluzionaria ricerca che ha portato alla prima immagine di un buco nero; Lucia Votano, un’eccellenza internazionale nello studio dei neutrini e prima donna Direttrice del Laboratorio sotterraneo del Gran Sasso dell’INFN, il più grande al mondo, con un team di oltre mille scienziati provenienti da trenta Paesi; Claudia Gemme, fisica dell’INFN d Genova, che presso il prestigioso CERN di Ginevra, si occupa del progetto Atlas che fotografa scontri tra particelle; la biologa marina Sabina Airoldi, Responsabile ricerche per il CSR – Cetacean Sanctuary Research di Sanremo; e infine, la vulcanologa Rosa Anna Corsaro, ricercatrice dell’INGV Osservatorio Etneo di Catania. Otto donne, otto scienziate, otto eccellenze italiane che stanno contribuendo con il loro lavoro e le loro idee alla costruzione del futuro, per restituire attraverso le loro storie un racconto appassionante e privo di stereotipi.
“In un periodo come quello che stiamo vivendo, è necessario fare questo racconto – racconta Gabriella Greison all’Ansa – Siamo ad un punto di svolta decisivo, le donne nella scienza stanno conoscendo una nuova consapevolezza e questa consapevolezza deve essere di buon auspicio per le nuove generazioni. La narrazione che emerge dal programma è un avvicinamento al futuro che vedrà le donne essere considerate per merito in ogni disciplina del sapere umani. Ma per arrivarci, è necessario un percorso, che nella scienza, storicamente, è stato irto di ostacoli. Oggi non può più essere così. Per questo sentivo la necessità di andare a conoscere delle scienziate di oggi che stanno rivoluzionando il mondo”.
Donne e scienza, quindi. Un binomio che risente ancora oggi di una storia di grande disuguaglianza: la strada per la la parità di genere è ancora lunga, in quanto in Italia, solo il 35% delle donne lavora nei settori scientifici e solo il 37% delle studentesse sono iscritte alle discipline Stem. Eppure, nonostante ciò, ci sono donne che stanno rivoluzionando il mondo della scienza e che con le loro ricerche stanno tracciando una nuova storia per le generazioni future. Donne, sempre più numerose, che vedremo e conosceremo stasera e nei giorni a venire.
Tra le protagoniste la climatologa Angela Marinoni, che lotta contro l’inquinamento atmosferico per il CNR di Bologna; la fisica Eminia Bressi in prima fila nelle nuove frontiere dell’oncologia presso il CNAO di Pavia; Lucia Gardossi, chimica presso l’Università di Trieste, impegnata nello sviluppo delle energie rinnovabili e nell’economia circolare attraverso l’uso di nuovi materiali sostenibili per il Gruppo di Coordinamento Nazionale Italiano per la Bioeconomia della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Maria Felicia De Laurentis, professoressa di Astronomia e Astrofisica all’Università Federico II e ricercatrice dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), grazie alla sua partecipazione ad una rivoluzionaria ricerca che ha portato alla prima immagine di un buco nero; Lucia Votano, un’eccellenza internazionale nello studio dei neutrini e prima donna Direttrice del Laboratorio sotterraneo del Gran Sasso dell’INFN, il più grande al mondo, con un team di oltre mille scienziati provenienti da trenta Paesi; Claudia Gemme, fisica dell’INFN d Genova, che presso il prestigioso CERN di Ginevra, si occupa del progetto Atlas che fotografa scontri tra particelle; la biologa marina Sabina Airoldi, Responsabile ricerche per il CSR – Cetacean Sanctuary Research di Sanremo; e infine, la vulcanologa Rosa Anna Corsaro, ricercatrice dell’INGV Osservatorio Etneo di Catania. Otto donne, otto scienziate, otto eccellenze italiane che stanno contribuendo con il loro lavoro e le loro idee alla costruzione del futuro, per restituire attraverso le loro storie un racconto appassionante e privo di stereotipi.
“In un periodo come quello che stiamo vivendo, è necessario fare questo racconto – racconta Gabriella Greison all’Ansa – Siamo ad un punto di svolta decisivo, le donne nella scienza stanno conoscendo una nuova consapevolezza e questa consapevolezza deve essere di buon auspicio per le nuove generazioni. La narrazione che emerge dal programma è un avvicinamento al futuro che vedrà le donne essere considerate per merito in ogni disciplina del sapere umani. Ma per arrivarci, è necessario un percorso, che nella scienza, storicamente, è stato irto di ostacoli. Oggi non può più essere così. Per questo sentivo la necessità di andare a conoscere delle scienziate di oggi che stanno rivoluzionando il mondo”.
Donne e scienza, quindi. Un binomio che risente ancora oggi di una storia di grande disuguaglianza: la strada per la la parità di genere è ancora lunga, in quanto in Italia, solo il 35% delle donne lavora nei settori scientifici e solo il 37% delle studentesse sono iscritte alle discipline Stem. Eppure, nonostante ciò, ci sono donne che stanno rivoluzionando il mondo della scienza e che con le loro ricerche stanno tracciando una nuova storia per le generazioni future. Donne, sempre più numerose, che vedremo e conosceremo stasera e nei giorni a venire.