Sabato 17 luglio si è conclusa la settantaquattresima edizione del festival cinematografico di Cannes con la consueta assegnazione dei premi. Il premio alla regia è stato consegnato da Valeria Golino a Leos Carax per il suo film Annette. Per il Grand Prix consegnato da Oliver Stone abbiamo un ex aequo, il premio assegnato all’iraniano Asghar Farhadi con il film A Hero e al finlandese Juho Kuosmanen con Hytti n.6 (Compartment n.6).
La palma d’oro d’onore è stata consegnata a Marco Bellocchio, visibilmente commosso, che ha ricevuto una grande standing ovation. “Non ho più nulla da dire, da aggiungere”, ha detto mentre Paolo Sorrentino accanto gli consegnava la Palma d’oro d’onore. “Voglio condividere il premio con miei figli Pier Giorgio e Elena, il produttore Simone che è quasi un figlio adottivo e il grande Michel Piccoli che voglio assolutamente ricordare”, ha detto citando insieme a Piccoli anche Anouk Aimee che furono premiati per il mio Salto nel vuoto nel ’79.
La Camera d’oro, il premio alla miglior opera prima della selezione, va a Murina della regista croata Antoneta Alamat Kusijanovic.
Anche il premio della giuria ha visto un ex aequo per i film Haberech di Nadav Lapid e Memoria di Apitchapong Weerasethakul , mentre il Premio per la migliore attrice va alla norvegese Renate Reinsve per il film The Worst person in the world (Julie en 12 chapitres) di Joachim Trier. Quello per miglior attore va al texano Caleb Landry Jones per Nitram di Justin Kurzel.
La Palma d’Oro la vince il film film Titane della regista francese Julia Ducournau, 28 anni dopo la vittoria di Lezioni di piano di Jane Campion e la seconda nella storia del festival. L’annuncio è stato dato in anticipo dal presidente della giuria Spike Lee, prendendo tutti in contropiede con la sua gaffe.