di Antonio Mazzolli
Un viaggio partito da lontano, in quel gennaio 2020 che rappresenta uno degli ultimi periodi felici prima della pandemia.
“Quello che resta” è un viaggio in Mozambico che doveva essere semplicemente un’occasione per vedere un paese nuovo, ma che è diventato luogo di scrittura e creazione musicale.
I tre protagonisti sono Gemitaiz, rinomato rapper romano, Mace, famoso producer uscito quest’anno con il suo album “Obe” e Manuel Marini, regista di cortometraggi e videoclip musicali.
I tre sono amici e oltre a vedere le bellezze di un paese nuovo come quello africano, hanno avuto l’occasione di comporre nuova musica, come dimostra l’uscita di Bianco/Gospel quasi un anno fa.
Gemitaiz e Mace hanno poi collaborato nell’album dello stesso producer con il singolo “Candyman”.
Il filmato del viaggio, oltre a mostrare la genesi di questo brano, ha uno scopo nobile: il documentario potrà infatti essere noleggiato a 4,90 € sulla piattaforma Vimeo e i proventi saranno destinati a Coopi, organizzazione umanitaria che da oltre 50 anni opera in quasi 70 paesi diversi per contribuire al processo di lotta alla povertà e di crescita delle comunità, intervenendo in situazioni d’emergenza e di ricostruzione per ottenere un miglior equilibrio tra aree sviluppate e aree depresse o in via di sviluppo.
All’inizio Gemitaiz, Mace e Marini avevano in programma di starci solo tre giorni, ma si sono fermati per otto notti.
Il documentario è una perla che racchiude diversi formati che spiccano nella modernità di oggi, come quelli dei social network.
I due brani, poi uniti, sono stati creati anche con l’intervento dei musicisti locali, oltre a un coro gospel scoperto per caso dal produttore. La creazione dei brani riguarda la prima parte del documentario, mentre la seconda quella con le immagini più suggestive, è sulla costa, in posti come Jangamo e Vilanculos, con vista sull’Oceano indiano. Tramonti suggestivi che hanno ancor di più stimolato la creatività.
Un’occasione per i fan di passare quasi un’ora con backstage interessanti e vedere il processo di produzione di alcuni pezzi con sensazioni e sentori di una realtà diversa.
Oltre a questo, una possibilità di poter dare un futuro a persone meno fortunate avendo la possibilità di poter vedere un materiale di ottima qualità.