La Budapest Festival Orchestra inaugurerà il Festival dei due mondi di Spoleto

La kermesse, che si svolgerà dal 25 giugno all'11 luglio, torna alla internazionalità dopo la pandemia con un programma che non è solo musica

La Budapest Festival Orchestra inaugurerà il Festival dei due mondi di Spoleto
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1 Giugno 2021 - 22.56


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Il Festival dei due mondi di Spoleto è ormai prossimo all’apertura e, dopo il periodo pandemico, torna alla sua natura di internazionalità. Questa 64esima edizione, kermesse di musica, danza, teatro e incontri, si svolgerà dal 25 giugno all’11 luglio. È un’idea realizzata alla fine degli anni Cinquanta da Giancarlo Menotti e presentata ieri, dalla nuova direttrice artistica Monique Veaute, anche alla Stampa estera in Italia.
La Budapest Festival Orchestra, tra le dieci migliori al mondo, oltre a guidare il concerto inaugurale in piazza Duomo all’insegna della musica francese di inizio ‘900 (Darius Milhaud, Erik Satie, Maurice Ravel), sarà in residenza al Festival per cinque anni. Proprio come l’Orchestra di Santa Cecilia, protagonista del gran finale, l’11 luglio, con un programma che guarda alla relazione tra Due Mondi – Oriente e Occidente – e alle reciproche ispirazioni e suggestioni con Antonio Pappano sul podio tra L’Italiana in Algeri di Rossini, la Sheherazade di Rimskij-Korsakov e 1001 Nights in the Harem del turco FazÕl Say con il violino solista di Friedemann Eichhorn.
“Accettando questo ruolo – racconta Monique Veaute – ho scoperto due-tre cose. Innanzitutto, il rapporto con il territorio. Lanciare un festival internazionale in una piccola città, 64 anni fa: Menotti ebbe un’idea geniale. Così come un altro colpo di genio fu portare la musica in piazza, nei chiostri, nelle chiese, nei teatri. – e riferendosi al direttore della Budapest Festival Orchestra, aggiunge – È quello che mi ha chiesto di realizzare anche Iván Fischer”
Il cartellone in programma è tra i primi a prendere il via in Italia oltre che denso di appuntamenti, nonostante il Covid conta più di 500 artisti e 13 paesi rappresentati. “Terzo elemento che mi ha colpito – prosegue Veaute – è l’idea di contemporaneità, l’essere totalmente interdisciplinare. Ma soprattutto – sottolinea – l’internazionalità. Spoleto nasce come Festival dei due mondi, ovvero Italia e America. Siamo nel dopoguerra, bisogna rafforzare i legami tra i due Paesi attraverso la cultura. E si parte gemellati con il Festival di Charleston, che esiste ancora. Ho voluto riprendere i rapporti con loro e quest’estate verrà tutta l’equipe per capire cosa si può fare. Ma oggi – aggiunge – il Festival dei due mondi non è più solo il Festival Italia-Usa. Ora abbiamo Europa e resto del mondo, con anche il sud America, l’Asia, l’Africa. Vorrei raccontare tutto questo attraverso gli spettacoli e gli incontri”.
La grande protagonista sarà la musica ma non mancheranno omaggi a Dante e ai 100 anni di Strehler. “Ho dovuto cambiare tre volte il programma a causa della pandemia – prosegue la direttrice -. Poi mi sono resa conto che alcune cose erano troppo difficili da tenere in piedi”. Meglio fare di necessità virtù e in questo caso è il digitale ad aiutare e allargare immensamente la platea. “Il gruppo Circa dall’Australia, ad esempio – dice – rischiava di rimanere bloccato troppo a lungo in quarantena, sia qui che al ritorno a casa. Così ho chiesto loro il filmato dello spettacolo, che presenteremo sul Digital stage e su RaiPlay”.
Per l’internazionalità, il 3 luglio, ci sarà anche l’incontro su Federico Garcìa Lorca realizzato con l’Ambasciata di Spagna in Italia e l’Istituto Cervantes di Roma e, per i progetti speciali, la vocazione alla sostenibilità, che sfocerà in nuovo bilancio sociale. “Un cammino – spiega la direttrice amministrativa Paola Macchi – che per ora prevede l’eliminazione di tutte le bottiglie di plastica, l’installazione di erogatori e incentivazione di percorsi di meccanizzazione per gli spostamenti all’interno della città di Spoleto. Il nuovo orientamento segna anche alcune scelte artistiche come lo spettacolo L’Olandese voltante, che sarà accompagnato da una green parade di bambini e la piantumazione di alcuni alberi”. Intanto il pubblico sta già rispondendo. “Gli albergatori mi amano molto – sorride Monique Veaute -. Hanno già quasi tutto esaurito”.

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