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IPER è il Festival delle periferie che si terrà il 21-22-23 maggio.
La manifestazione “phygital”, multidisciplinare e gratuita è promossa da Roma Culture e organizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo nell’ambito del progetto Museo delle Periferie.
Molti gli artisti, attori, scrittori, architetti, filosofi, sociologi per ragionare sui temi della città e le sue periferie e dire che la “periferia non è grigia, non è triste, non è un dormitorio”. Tra i tanti nomi troviamo Ascanio Celestini, Michelangelo Pistoletto e Alessandro Melis, (che venerdì a Venezia inaugureranno il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura), Boaventura de Sousa Santos e Michele Riondino.
Tre giorni dedicati al tema della periferia romana e quella delle altre città e metropoli, tra le quali: Addis Abeba, Barcellona, Bari, Berlino, Bologna, Bolzano, Bucarest, Buenos Aires, Caracas, Città del Messico, Il Cairo, Kinshasa, Lima, Manchester, Miami, Milano, Montreuil, Napoli, New York, Palermo, Papaichton, Parigi, Pechino, Praga, Quito, Taipei, Taranto, Tel Aviv, Torino, Tripoli, Venezia.
Il direttore artistico Giorgio de Finis ha dichiarato all’Ansa: “Un modo per far vedere che la periferia non è morta, non è un dormitorio, non è triste, grigia e pericolosa. È come se decidessimo di mandare un segnale luminoso nello spazio accendendo nello stesso istante tutte le realtà che quotidianamente operano nei territori attraversati dal Grande raccordo anulare, l’effetto visivo sarà quello di un grande anello luminoso intorno alla città”.
Il programma è molto ricco : oltre 200 eventi e 400 personalità, studiosi e artisti coinvolti. Da incontri, performance artistiche, video, concerti, lectio magistralis a tavole rotonde. Sarà possibile seguire in streaming sul sito iperfestival.it e sui canali social media gli ospiti che offriranno i loro punti di vista sulla città,