Tra profezie, intrecci e dei ex machina, il Teatro Greco di Siracusa torna ad ospitare le grandi rappresentazioni classiche che hanno fatto la storia della drammaturgia e della letteratura greca.
La nuova stagione, che sarà la 56esima, è prevista dal 3 luglio al 22 agosto, ma già dal 29 aprile sarà possibile prenotare o convertire i biglietti già acquistati nel 2020. Il programma sarà in parte quello dell’anno scorso, annullato causa Covid, e comprenderà tre produzioni inedite e grandi nomi alla regia.
Tornano Carlus Padrissa, co-fondatore della compagnia Fura dels Baus, con la tragedia eschilea Le Baccanti, e Antonio Calenda che dirigerà invece una commedia, Le Nuvole di Aristofane, mentre la rappresentazione dell’Ifigenia in Tauride euripidea con la regia di Jacopo Gassman è riprogrammata nel 2022.
Grande attesa anche per i drammi che vedranno alla regia Davide Livermore, che, dopo il grande successo della Elena di Euripide del 2019, metterà in scena Coefore e Le Eumenidi, il secondo e il terzo episodio della trilogia tragica di Eschilo, l’Orestea. Quest’ultima è una coproduzione con il Teatro Nazionale di Genova e celebrerà il centenario della ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco dopo la Grande Guerra e l’epidemia spagnola, un anniversario particolarmente simbolico in questo periodo, a cui sarà dedicata anche una mostra interattiva di foto d’epoca esposta nella sede dell’INDA dall’estate 2021 all’inverno 2022.
E’ proprio la Fondazione INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) a tirare i fili di questa stagione teatrale che ripropone la grande tradizione del dramma classico, base e fondamento della nostra cultura teatrale e non solo, attraverso lo sguardo di innovativi artisti contemporanei.
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