Diretta a cura della redazione di globalist.culture.it (clicca qui per vedere chi siamo) con il coordinamento di Stefano Miliani
Zlatan Ibrahimović studia da attore e se Sanremo va bene non lo esclude come “un altro lavoro” quando lascia i campi di calcio; Matilda De Angelis a 25 anni già conquista i cronisti per la sua schiettezza. Sanremo nella seconda conferenza stampa, preludio alla prima serata, vede il campione milanista in ottima forma (“meglio averlo con che contro”, la prima gag di Amadeus cui ne seguiranno altre ogni sera dacché lui e Fiorello sono interisti accaniti) e l’attrice già star di fronte alle domande dei giornalisti presenti e quelli collegati.
Nel frattempo Amadeus tira le fila: ci saranno applausi finti “perché ti aiutano psicologicamente e si sostengono”; su eventuali sagome all’Ariston come fanno tanti show televisivi confida che “troveremo qualche idea scenografica con qualcosa di allegro” (segno che il festival ha già progettato cosa fare). Il direttore artistico assicura invece stasera un saluto per Claudio Coccoluto, il dj morto dopo una lunga malattia: “Un ragazzo fantastico” e rivendica l’aver scelto “una miscelanza di generi da Mademe a Orietta Berti”.
“Disponibili ad appelli e ospiti dei lavoratori dello spettacolo”
A una domanda sui 400mila lavoratori dello spettacolo senza lavoro da un anno mentre Sanremo parte risponde: “Per i lavoratori faremo in modo di essere sempre aggiornati, se ci sono da fare appelli o da ospitare qualcuno siamo disponibili, non c’è un momento specifico ma siamo in costante contatto per capire se fare qualcosa”. Diplomaticamente non promette, insomma. Lo spettacolo dal vivo che altrove non si può fare, almeno fino al 27 marzo: “Vorrei fosse un festival con la speranza che tutte he attività dello spettacolo riaprano, lo voglio dedicare a tutti coloro che hanno lavorato per far sì che si vada in onda, i tecnici, i cameraman, tutti, qualche centinaio, straordinari”. Ma perché qui si e 400mila addetti no? Domanda un cronista”. “E’ giusto provare a fare le cose, ho ricevuto un bocca al lupo dal ministro Franceschini, l’ho ringraziato. Sanremo prova a rimettere in moto la musica, dobbiamo provare con le dovute attenzioni, e deve accadere anche per i teatri, i cinema, la musica, i bar, i ristoranti, dobbiamo trovare un equilibrio tra il combattere la pandemia e vivere, ripartire è fondamentale per la vita, per la salute, per far campare le famiglie. A star fermi non si sbaglia mai ma non succede mai niente. Sanremo deve riaccendere il settore”. A chi cerca di trascinarlo sulle polemiche (sulla moglie al “Primafestival”, su Obama ospite di Fazio quando qualcuno ha scritto che lo voleva a Sanremo) il direttore artistico le dribbla e le evita.
Anche Ibrahimović dribbla le polemiche. Su quella con il cestista LeBron James al quale ha rimproverato di fare politica perché si è scagliato contro il razzismo? “Noi atleti uniamo il mondo, la politica divide, tutti sono benvenuti ma gli atleti devono fare gli atleti, i politici i politici”. Sul fatto che il festival lo distragga dal campionato di calcio? “Le polemiche non mi interessano, quando faccio calcio sono molto concentrato e sono con il Milan per aiutare. È più facile fare gol, questo non è il mio mondo però sono in buone mani, non sono preoccupato, se sbaglio nessuno mi può giudicare, se faccio bene ancora meglio così ho un altro lavoro quando smetto. Sono carico, non so cosa mi aspetta, sicuro, ci divertiamo”. E sugli scontri con Lukalu dell’Inter? Si riappacificherebbe? “Sarebbe benvenuto, non c’è problema personale, quello che succede in campo rimane in campo”.
Su di sé il bomber dice: “Sto facendo questa cosa cose per mandare il messaggio che tutto è possibile, avere successo non solo nel calcio, in tutte le cose, poi cosa è il successo dipende da te. Cerco di essere me stesso, non voglio cercare un’immagine di essere perfetto, quando sbagli impari, è la mia filosofia che seguo dal primo giorno”. E ritiene la presenza alle serate festivaliere come un atto di riconoscimento: “Lo faccio per far vedere a tutti che sono molto grateful (riconoscente, ndr) per quello che l’Italia ha fatto per me e voglio ridare indietro”. Una chiosa a domanda precisa: quanto guadagnerà qui “lo do in charity”.
Matilda De Angelis, passata dal film “Veloce come il vento” a “Undoing” con Nicole Kidman alla fiction su Leonardo presto su Rai1 alla prima serata di Sanremo come co-conduttrice, si dimostra a suo agio. Ha le idee chiare e sul postare messaggi dove appare imperfetta (con le acne, per esempio) commenta: “Nel mio piccolo cerco di battermi per una emancipazione soprattutto per il mio mestiere dove chiedono sempre di essere patinate, eleganti, belle. È una narrazione che a noi donne ha un po’ rotto le scatole però Sanremo è anche una letterona d’amore al mondo dell’arte. Porto la mia naturalezza, di più non posso”.
L’attrice sconcerta molti cronisti quando dice di seguire il festival da cinque-sei anni “perché cresciuta a casa senza televisione, guardavo i cartoni e poi guardavo i film”. E ricorda il suo passato da musicista: “Ho cominciato a cantare piccola, a suonare in un gruppo a 16 anni, avevamo un furgoncino, giravamo l’Europa e come artista di strada, abbiamo suonato soprattutto nel Regno Unito che mi è servito per imparare l’inglese e sentire tutti i giorni Nicole Kidman (l’ironia è un’altra sua cifra, ndr). Mi fa un po’ strano essere a Sanremo, ho un background un po’ fricchettone ma il bello di un’attrice è trasformarsi a piacimento”.
Da quel palco lancerà messaggi ai giovani? “Preferisco usare altri canali che mi permettono di avere un’interazione diretta o simil diretta con il pubblico, non voglio che passi un messaggio di sfruttamento di temi che vanno trattati con delicatezza. Il palco di Sanremo è soprattutto di musica e di arte, verranno lanciati tantissimi messaggi importanti, ho pensato di godermela e mi va bene così”. Rivela che canterà e tra i musicisti italiani che hanno “segnato” la sua vita cita Lucio Dalla, i Tiromancino, gli Afterhours, Madame “che adoro e si muove in ambiente prettamente maschile come il rap”, Francesca Michielin, Gaia, Elodie, Toffolo dei Tre allegri morti “che è stata la mia adolescenza più totale” ed è in gara con gli Extraliscio.