Risalire alla storia e alle vicende delle formazioni partigiane, alle vicende della guerra di Liberazione attraverso documenti accessibili a tutti, gratuitamente, online nel portale “I partigiani d’Italia”.
Decolla un’iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo avviata nel 2017 quando la Direzione Generale Archivi assegnò all’Istituto Centrale per gli Archivi (Icar) un finanziamento. L’obiettivo? Era realizzare una banca dati e “rendere accessibile ai ricercatori e ad un ampio pubblico le schede relative alle richieste di riconoscimento delle qualifiche partigiane conservate nel Fondo ‘Ricompart’ presso l’Archivio Centrale dello Stato”. Da oggi 15 dicembre, informa il dicastero, si può consultare il portale dopo essersi registrati gratuitamente. Da qui “è possibile accedere ai dati e alle riproduzioni digitali delle schede originali”.
Il progetto è stato realizzato con la Scuola Normale Superiore di Pisa (Sns) grazie a un accordo firmato il 12 luglio 2017 e che durava 18 mesi. Gli istituti coinvolti sono l’Icar, l’Archivio centrale dello Stato, l’Istituto nazionale Ferruccio Parri, l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” e, come detto, la Normale.
A oggi, avverte il portale stesso, “sono pubblicate le schede delle Commissioni Campania, Emilia-Romagna, Estero, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte. Entro il 25 aprile 2021 saranno pubblicate le schede delle Commissioni Lombardia, Toscana, Umbria. Le schede delle restanti Commissioni saranno pubblicate entro il 2021”.
È “un progetto bellissimo che continueremo a sostenere – commenta Dario Franceschini – : permette di conservare la memoria, di raccontare le storie individuali di persone che hanno reso possibile nel nostro Paese la democrazia, la Costituzione e che hanno lottato, sacrificando loro stessi, e spesso la vita, e che trasmettono a noi tutti un messaggio straordinario di valori, in un momento in cui ne abbiamo grande bisogno per affrontare le sfide di questo tempo”.