San Marco a Venezia in ginocchio per un'Apocalisse (per ora) sfiorata

L’ingegnere della Procuratoria: l’acqua è entrata anche dalle finestre e poteva compromettere la stabilità delle colonne

San Marco a Venezia in ginocchio per un'Apocalisse (per ora) sfiorata
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13 Novembre 2019 - 19.09


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In una Venezia inondata i danni alla Basilica di San Marco per l’acqua alta arrivata a oltre un metro nella chiesa ci sono ma poteva andare peggio, poteva essere “un’Apocalisse”. Lo ha detto all’Ansa il procuratore della chiesa, l’ingegner Pierpaolo Campostrini: “Siamo stati a un soffio dall’Apocalisse, a un pelo dal disastro”.
L’acqua ha allagato il pavimento ma ha anche infranto finestre ed è arrivata nella cripta e l’ha allagata. Il fatto è “pericoloso”, perché l’acqua avrebbe potuto compromettere la staticità delle colonne stesse su cui si regge la basilica, ha detto l’ingegnere.
Quantificare esattamente i danni ora è impossibile, ha spiegato il responsabile tecnico della Procuratoria (l’ente che gestisce la chiesa): sia per lo scenario oggettivamente complesso, ma anche perché l’acqua marina deve defluire e i danni provocati dal sale non emergono subito, ma l’ingegnere definisce la situazione “preoccupante”.
Il segretario generale del ministero dei Beni e attività culturali e turismo Salvo Nastasi ha fatto sapere di aver messo in moto già da ieri l’unità di crisi su indicazione di Dario Franceschini che segue di persona lo scenario veneziano e ha garantito contributi per il patrimonio artistico cittadino.
Al Teatro La Fenice l’acqua ha invaso le zone di servizio, il sistema elettrico e quello antincendio sono saltati per cui i concerti di oggi mercoledì 13 e domani giovedì 14 sono stati cancellati. Le attività sono al momento sospese.
Domani 14 anche Palazzo Grassi e Punta della Dogana restano chiusi. Nessun danno ma porte sbarrate “in via precauzionale”, afferma la proprietà.

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