Ha un parterre ad ampio raggio anche politico, e una mostra dell’artista-performer italiana Liuba sui rifugiati, il festival “Il libro possibile” in calendario a Polignano a Mare (Bari) in Puglia dal 3 al 6 luglio. Al museo della Fondazione Pino Pascali, istituito nell’ex mattatoio in nome di uno degli artisti più critici e coraggiosi della scena italiana dagli anni ’60, Liuba nella mostra “You’re welcome” ha raccolto video, installazioni foto e performance partecipative che ha dedicato alle crisi dei rifugiati a partire dal 2013. La mostra è curata da Giusy Petruzzelli ed è aperta fino al 21 luglio.
Quanto ai quattro giorni del “Libro possibile”, presieduto da Gianluca Loliva, diretto artisticamente da Rosella Santoro, gli incontri si tengono in sei piazze del centro storico: piazza Aldo Moro, piazza San Benedetto, piazza dell’Orologio, vico Porto Raguseo, Balconata Santa Candida, Via Mulini.
Il tema della diciottesima edizione è indicato in “Un passo per l’umanità”, da «Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità», la frase pronunciata da Neil Armstrong il 20 luglio 1969 quando fu il primo uomo a mettere piede sulla Luna. «Dallo spazio lunare, la ragione scientifica, concentrata nei pochi passi dell’astronauta americano, rifletteva sulla Terra la capacità di sperare e di sognare (…) – scrive Rosella Santoro sul sito del festival – La rinnovata consapevolezza che la nostra specie è fatta per conoscere, scoprire e superare le proprie barriere fisiche e mentali. Il rischio? Cedere a un delirio di onnipotenza autodistruttivo. Cercare di soggiogare, sfruttare e colonizzare senza remore Madre Natura; creare macchine che potrebbero finire per dominare il loro stesso creatore. Pericoli da non sottovalutare. Da quel primo passo sulla Luna, grandi sono stati i passi che ha compiuto l’uomo. È necessario, oggi, riflettere».
Non a caso apre il calendario degli incontri (dopo un prologo del 23 giugno scorso) Paolo Nespoli, intervistato da Marta Meli, il 3 luglio: l’astronauta italiano è stato in orbita tre volte ed è rimasto nello spazio per un totale di 313 giorni, due ore e 36 minuti.
Tra i tanti ospiti, si passa da Vittorio Sgarbi al presidente Rai Marcello Foa, da Riccardo Scamarcio al direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis; dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Bianca Berlinguer, dal fondatore della Comunità monastica di Bose Enzo Bianchi fino al penta stellato Alessandro Di Battista.
Tra gli scrittori: il 4 luglio lo svedese Bjorn Larsson con il suo ultimo romanzo La lettera di Gertrud (Iperborea), il 6 luglio Richard Mason, romanziere che sta lavorando a una serie tv su Michelangelo, un gruppo di scrittrici dai Balcani (la bosniaca Diana Bosnjak Monai con Da Sarajevo con amore. Diario dell’assedio; la serba Tijana Djerkovic con Il cielo sopra Belgrado; la bulgara Zdravka Evtimova con La ragazza che mangiava poesie; Diana Bosnjak Monai con A te che hai guardato muta, Tijana Djerkovic con La regina dei cornetti salati).
Tra gli autori italiani Roberto Saviano presenta In mare non esistono taxi (Contrasto), Maurizio De Giovanni leggerà passi da Il pianto dell’alba. Ultima ombra per il commissario Ricciardi (Einaudi), Gianrico Carofiglio ci sarà con La versione di Fenoglio (Einaudi) menre Paolo Comentale in Quando le stelle caddero nel fiume (Edizioni di Pagina) parla dell’Etiopia e della guerra coloniale fascista. Tra i tanti, Ascanio Celestini porta le sue Barzellette (Einaudi), mentre di Sonny Olumati, ballerino e coreografo, testimonial del movimento degli Italiani senza cittadinanza, propone il suo primo romanzo Il ragazzo leone (Solferino). Tra le tante firme mediatiche e di prima fila del giornalismo,
Antonio Padellaro presenterà Il gesto di Almirante e Berlinguer (PaperFirst) con la giornalista Francesca Fagnani.