Tre donne dalle idee forti di tre generazioni diverse, dotate di coraggio, tre professioniste che non temono di affrontare temi brucianti e polemiche, in un caso costretta ad affrontare addirittura concrete minacce di morte, hanno ricevuto ad Alessandria il «Premio Giuditta». Le tre professioniste della parola e del pensiero sono un nome storico quale la scrittrice e autrice televisiva Bianca Pitzorno, la cronista di Repubblica Federica Angeli, infine la giornalista di Globalist.it, Claudia Sarritzu, per il suo libro Parole Avanti, Femminismo del Terzo Millennio (Palabanda Edizioni). I libri prescelti non di narrativa, quanto biografie, saggistica e mémoires.
Si è tenuta infatti venerdì 10 maggio a Palazzo Monferrato la cerimonia di consegna del premio nazionale di saggistica femminile Giuditta. La giuria, presieduta da Luisa Ciuni e composta da Tiziana Ferrario, Nicoletta Sipos, Paola Dossena, Elena Mora, Monica Triglia, presidente onorario Elda Lanza
L’associazione intitolata all’eroina che con l’intelligenza e l’astuzia seppe salvare il suo popolo di giudei uccidendo il generale assiro Oloferne nel suo campo militare, ha assegnato il premio alla carriera a Bianca Pitzorno, autrice nonché sceneggiatrice nata a Sassari nel 1942. Per i suoi libri, sia per ragazzi, per le sue traduzioni di autori e di autrici quali Soledad Cruz Guerra, Sylvia Plath e David Grossman.
Nata a Roma nel 1975, Federica Angeli è la giornalista che ha portato alla luce l’esistenza e la potenza della mafia romana, soprattutto ha raccontato degli interessi illeciti e delle malversazioni lungo il litorale ostiense: dal 2013 deve vivere sotto protezione a causa delle sue inchieste ma, nonostante il pericolo, non si è fermata. Ha ricevuto il premio per il suo arduo e tenace lavoro d’inchiesta.
Claudia Sarritzu, sarda come Bianca Pitzorno, è la più giovane delle tre. Appartiene alle nuove generazioni e con il suo saggio ha affrontato i diritti delle donne, spesso negati, e le violenze contro le donne individuando una forma di femminismo che non nega né rinnega affatto le esperienze passate ma da quelle muove per individuare comportamenti e idee in grado di rispondere ai tempi radicalmente cambiati. «Il femminismo dei giorni nostri ha bisogno di un “contagio benevolo sull’onda energia positiva” secondo l’autrice. Detto in un momento di violenza, anche verbale, come quella che stiamo vivendo è già di per sé una rivoluzione. Il premio Giuditta Esordienti viene attribuito per la capacità di affrontare i temi della discriminazione e della violenza di genere prendendo in esame le parole che usiamo sui media e nella vita di tutti i giorni», scrive l’associazione culturale senza scopo di lucro Giuditta – Avanzamento di idee reputando Parole Avanti, Femminismo del Terzo Millennio il miglior saggio di un’esordiente uscito nel 2018. «Sono molto felice e onorata, è un traguardo importante e arriva dopo tanta fatica e calci negli stinchi. Dopo che ti rialzi mille volte e non abbandoni il sogno».
Il premio nazionale di saggistica dell’associazione Giuditta