Digitalizzati i fascicoli di processi per terrorismo e stragi mafiose, per esempio l’attentato di matrice fascista alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980: “circa 700 mila pagine di fascicoli processuali adesso potranno essere consultati in modo semplice e immediato”, assicura il Ministero per i beni e le attività culturali su un programma presentato all’istituto Beni Culturali dell’Emilia-Romagna a Bologna a cui ha collaborato anche l’Archivio di Stato del capoluogo emiliano.
Il progetto è stato realizzato grazie all’unione delle forze fra “istituzioni, associazioni e volontari”, comunica il dicastero, “attraverso un sistema di accesso rispettoso delle norme sugli archivi e la tutela della riservatezza” e “si inserisce nel più ampio piano di digitalizzazione dei documenti sul terrorismo e lo stragismo a livello nazionale”.
Per il ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli “quello che è successo negli scorsi decenni, e mi riferisco a fatti molto gravi come la strage di Bologna, la strage di Brescia, gli attentati terroristici o di matrice mafiosa, fanno parte della nostra memoria perché hanno lasciato un triste segno. La digitalizzazione degli archivi e dei documenti è un’occasione molto importante per mettere un punto fermo e per stabilizzare un tipo di conoscenza e di informazione che altrimenti rischierebbe di andare persa o di non essere sufficientemente compresa. Gli storici, un domani, si occuperanno di leggere tutti questi documenti e queste informazioni in un modo completo. Il nostro compito, in questo momento, è quello di raccogliere tutto questo materiale e digitalizzarlo per poterlo consegnare alle future generazioni”.