Asifa, 8 anni, stuprata e uccisa dagli indù perché musulmana

Proteste in tutto il Paese contro il governo di Nuova Delhi che sta cercando di proteggere gli otto criminali che hanno picchiato e violentato la bimba per tre giorni. E infine l'hanno strangolata

Asifa, 8 anni, stuprata e uccisa dagli indù perché musulmana
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14 Aprile 2018 - 14.31


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Si chiamava Asifa Bano, aveva solo 8 anni. E’ stata rapita,  stuprata e uccisa. Pestata e violentata per tre giorni e tre notti. La morte deve essere stata un sollievo. E’ accaduto lo scorso  10 gennaio nel Katua, provincia del Kashmir indiano.  Ma le proteste sono scoppiate in questi giorni e stanno investendo l’India. Dietro questo orrendo delitto c’è infatti una connotazione politica, oltre che religiosa. Il Governo sembra stia cercando di insabbiare un altro caso di stupro, compiuto lo scorso anno da un membro del Partito del popolo indiano (BJP). 

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Asifa era figlia di una famiglia di pastori musulmani. Nel Kashmir ce ne sono circa un milione. Prima usavano giacigli di fortuna,  ma da circa una ventina d’anni stanno sostruendo case. E questo non va giù alla popolazione Indù della provincia che percepisce la presenza dei pastori e delle loro famiglie come un’invasione e un’occupazione del loro territorio. Asifa è una vittima di questa rabbia. E’ stata ritrovata in un tempio Indù e la polizia ha ricostruito che è stata violentata e picchiata per circa tre giorni. Alla fine, i suoi rapitori l’hanno strangolata. Sono stati arrestati otto uomini, sei di questi direttamente coinvolti, mentre altri due, entrambi poliziotti, avrebbero cercato di compromettere le prove durante l’indagine. C’è anche il custode del tempio dov’è stato lasciato il corpo e sarebbe stato lui a pagare gli agenti perché depistassero le ricerche. Il gruppo avrebbe legami con il BJP, che è attualmente al governo, e alcuni ministri e funzionari hanno difeso apertamente gli otto uomini. 

A darne notizia anche l’Osservatore Romano commentando che “i dettagli sono agghiaccianti, come il muro di omertà che ha tentato di coprire la verità”. Gli sviluppi del brutale stupro di gruppo e dell’assassinio della piccola stanno generando sgomento e forti proteste in tutto il paese, si legge ancora sul giornale della Santa Sede che sul caso titola: “Giustizia per Asifa Bano”

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